Cose che non vorremmo leggere nel 2019: gli articoli che ti spiegano come vivere meglio

30 Dicembre 2018
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L’augurio che vi facciamo è: leggete qui sotto e se avete dubbi su come vivere meglio, beh, fate il contrario. Buon 2019 a tutti

Vi proponiamo un articolo su come vivere meglio dopo il lavoro. Era nella nostra riserva di pezzi quando themillennial.it è nato. Ma alla fine non lo abbiamo mai pubblicato. Perché? Era banalotto, ispirato e un po’ tradotto da questi siti che basano la loro linea editoriale sul fatto che i millennial sono pigri, narcisi, ansiosi e bla bla bla. E che quindi devono essere, come dire, aiutati con delle prescrizioni di vita.

Oggi che il mondo dei millennial ci è più chiaro, oggi che studiamo i loro comportamenti intimi e quelli di mercato, possiamo facilmente ammettere che questo articolo che ti spiega come vivere meglio una volta usciti dal lavoro è una fantozziana cagata pazzesca.

Se quindi dobbiamo essere prescrittivi, beh, l’augurio che vi facciamo è: leggete qui sotto e fate il contrario. Buon 2019 a tutti.

Ecco il testo originale:

So bene come ci si sente al termine di un giorno di lavoro: dai un’occhiata veloce all’orologio e capisci che è già più tardi del previsto; l’unica cosa che vorresti fare è sgattaiolare via.

Corri, fai tutto in fretta, chiudi il computer, afferri le chiavi ed esci dalla porta il più in fretta possibile, alla rincorsa delle poche ore di tregua che precedono il domani, la solita routine, le solite mansioni, che da un po’ di tempo a questa parte porti a termine ogni singolo giorno.

Ti sembra di immedesimarti? Beh amico, no sei solo. Molti di noi concludono la giornata lavorativa e si sentono a pezzi, stressati ed esauriti e ti chiedi come vivere meglio di così.

Effettivamente, in molti non staccano mai veramente dal lavoro. Consideriamo infatti che un buon 42% dei lavoratori termina i propri incarichi al di fuori dell’ufficio e al di fuori dell’orario di lavoro e un altro 49% controlla e risponde alle email anche quando non è seduto alla scrivania.

Quindi, quando bisogna staccare dal lavoro? Prenditi qualche minuto di riflessione e rispondi a queste quattro domande: è un buon inizio per capirci qualcosa.

  1. Cosa è andato bene oggi?

La tua giornata sarà sicuramente stata molto impegnata. Hai un sacco di email a cui rispondere, riunioni a cui andare e il mondo da salvare.

In mezzo a questo caos è normale che sia difficile trovare il tempo per festeggiare i piccoli traguardi. Anzi, per spiegarci meglio, molto spesso non ci accorgiamo nemmeno di averli raggiunti i famosi traguardi.

In ogni caso, concederci il tempo di pensare alle cose belle successe durante le precedenti otto ore è davvero importante, che sia questo “solo” un nuovo cliente, un progetto concluso o qualcosa di più grande.

Così facendo non solo ti sentirai importante per aver raggiunto i tuoi obiettivi, ma entrerai nell’ottica delle strategie per vivere meglio.

  1. Cosa posso migliorare domani?

Certamente, ogni giorno è quello giusto per migliorare. È molto difficile che una persona timbri il badge in uscita e pensi “wow, oggi non c’è stato nulla che sia andato storto” (se lo fai, ritieniti veramente fortunato).

Come già saprai, non puoi risolvere un problema se non accetti il fatto che il problema esista. Ciò non significa però che tu debba flagellarti per gli errori commessi durante il giorno, piuttosto cerca di concentrarti sui punti che il giorno dopo potrai migliorare.

Senti di non esserti riuscito a focalizzare sulle cose da fare e vedi tutto annebbiato? Credi e speri che il giorno dopo sarà più facile e che all’improvviso tutto si farà chiaro? Probabilmente è perché hai messo troppi punti sulla tua to-do list.

Concentrati su una sola area, il giorno dopo ti occuperai solo di quella. In questo modo vedrai sicuramente i progressi e l’aumento del tuo livello di produttività.

  1. Qual è la prima cosa da fare domani mattina?

Hai molto materiale su cui lavorare, non lo si può negare. Avere una lista delle cose da fare che cresce continuamente ed è ormai lunga un chilometro, di certo non aiuta a capire da dove iniziare a sbattere la testa.

Per ottenere un po’ più di chiarezza, estremamente necessaria, pensa bene ai lavori in sospeso e pescane uno, questo sarà il punto da cui inizierai domani mattina. In questo modo, ti siederai alla scrivania con le idee ben in ordine e un piano ben organizzato. È provato, infatti, che concentrarsi su un incarico alla volta migliora la produttività e abbassa il livello di ansia.

  1. Qual è stata la parte migliore della giornata?

Puoi ricevere mille mila complimenti nel corso della giornata, ma quale ricorderai quando arrivi a casa? Sempre, per forza, la piccola critica che ti è stata mossa.

È parte dell’essere umano, il nostro cervello è praticamente programmato per ricordarsi delle cose negative e mettere in secondo piano quelle positive. In ogni caso, farsi prendere dalle negatività è il miglior modo per terminare la giornata con la depressione addosso, che di certo non aiuterà ad andare in ufficio felici e contenti il giorno dopo.

Quindi, come ultima domanda della sera, chiediti quale sia stata la parte migliore di quel giorno, sia questo un magnifico complimento da parte del capo o una buona fetta di torta che hai mangiato per festeggiare il compleanno di un collega. Pensare a qualcosa che ti strappi il sorriso alla fine dalla giornata ti farà sentire meglio.

Potrai essere esaurito quando lasci l’ufficio oppure potrai sentirti calmo ed equilibrato. Se vuoi essere parte di questo secondo gruppo (e so bene che lo vuoi), prenditi un minuto per rispondere a queste quattro domande.

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