Cazzate testo: Cosmo e il suo nichilismo da capodanno Millennial

L'eterno ritorno della lenticchia

30 Dicembre 2018
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Con l’arrivo dell’anno nuovo Cosmo, il cantautore pop piemontese, in Cazzate testo ci spiega perché tutto ciò che abbiamo passato nel 2018 non è altro che una grandissima cazzata.

Quando un anno sta per finire veniamo puntualmente bombardati dai cosiddetti Best Of, ovvero quei momenti che hanno reso il 2018 speciale. I nostri contatti social ripostano le loro vecchie foto con l’hasthag #tb2018, “Throw back 2018 o creano bellissimi collage dei momenti che portano nel cuore. Provate ad accendere la tv e vedrete che anche lì si parla solo di quello che è successo durante l’anno, vedi il Royal Wedding, e i giornali ripropongono le notizie più rilevanti nel quadro generale di ciò che abbiamo vissuto.

In questo periodo di feste abbiamo tutti un occhio che guarda al passato e uno che guarda al futuro. Il presente diventa un limbo spazio-temporale utile a riflette su quello che ci è capitato, mentre programmiamo ciò che dovrà venire. Ma questo dura fino al giorno di capodanno, da lì in poi tutto ciò che è successo l’anno precedente puzza di vecchio e finisce nel dimenticatoio insieme ai ricordi del 2017, 2016, 2004.

Ci apriamo a un nuovo futuro nella speranza che almeno quest’anno sia strabiliante e rivoluzionario. Per poi scoprire, alla fine dell’anno successivo, che la nostra vita di merda non è cambiata ancora di una virgola.

Proprio come canta Cosmo in Cazzate testo, un brano ambientato la sera di capodanno, in cui il cantate rivive, attraverso delle immagini, le situazioni quotidiane dell’anno passato, i “Best Of” mediatici che d’un tratto gli appaiono inutili e privi di significato: “Un lampo di luce che squarcia la notte, Fuochi d’artificio, senti che botte, Il cervello va a mille, Quando fumo e poi leggo e poi penso e rileggo, Ho la testa che scoppia e non dormo più”

Cazzate testo è un’arma di sopravvivenza per affrontare, ancora una volta, l’inutilità dell’anno che sta per arrivare con umile rassegnazione: “La mia lingua mi dirà la verità e lentamente si staccherà dal palato, per dire Marco, sono tutte cazzate!”

Mettetevi l’anima in pace tutti quanti, non riceverete una risposta con l’anno nuovo, non svolterete la vostra esistenza. L’epoca in cui bisogna darsi una mossa per realizzare i propri sogni è finita, è fuori moda, nessuno ci crede più. Passerete un altro anno accontentandovi di risolvere i vostri piccoli problemi e di tirare a campare per risolverne altri e ancora altri, finché non li dimenticherete con l’anno successivo.

Allora cosa bisogna aspettarsi dal 2019? Nulla, se non una sfilza di problematiche, o “Cazzate” come dice Cosmo, che ci bombarderanno la testa quotidianamente. Basterà aprire il giornale l’uno di gennaio per accorgersi che ci sarà ancora il riscaldamento globale, la povertà e gli idioti blateranti. Tutto rimarrà uguale, ma possiamo stare tranquilli… appena finiremo il caffè mattutino scorderemo di nuovo ogni cosa.

E se non ci saranno i problemi globali, nel 2019, ci saranno comunque quelli personali e la tiritera di vite amorose insoddisfacenti, di affari falliti e desideri infranti. Al cenone di capodanno tutti racconteremo di nuovo: “Se solo avessi fatto così “ “Se solo avessi detto cosà” “Se solo avessi potuto” ,“Forse avrei dovuto”… “Con l’anno nuovo rimedierò”. Tranquilli, non rimedierete nulla, ci ritroviamo qui fra un altro anno e ne parliamo.

Cosmo in Cazzate testo dice: L’Europa è un gigantesco luna park”, ovvero che la nostra vita non è nient’altro un giro di giostra, che continua da sempre nello stesso modo. Saliamo sulle montagne russe ed entriamo nella casa degli orrori, facciamo due giri sul calci in culo per poi finire a osservare tutto dalla ruota panoramica, e ripartire. In questo loop continuo e meravigliosamente inutile.

Oggi ci siamo noi, ieri altri passavano per le stesse strade, e ora sono sotterrati chissà dove, coi loro problemi, e nel 2043 ce ne saranno altri che si riempiranno la testa di altre cazzate e a nessuno importerà dei nostri #TB2018.

 

 

Cazzate testo:

Un lampo di luce che squarcia la notte

Fuochi d’artificio, senti che botte

La corsa a rallentatore di una volpe che si è persa in città

Rimango qui alla finestra

Il cervello va a mille

Quando fumo e poi leggo e poi penso e rileggo

Ho la testa che scoppia e non dormo più

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Una mappa

Un circuito stampato

Le tracce confuse lasciate su un prato

Un geroglifico

L’ha detto un mio amico un po’ di tempo fa

E adesso mi sembra la sola risposta

La posto qui in testa

L’Europa è un gigantesco luna park

L’Europa è un gigantesco luna park

L’Europa è un gigantesco luna park

L’Europa è un gigantesco luna park

Ma domani farò colazione

Non mangerò cose sane

Tutta la mia attenzione sarà concentrata lì

La mia lingua mi dirà la verità

Caffè bollente carezzerà il mio palato

Un raggio di sole filtrando nel bar mi toglierà il fiato

La mia lingua mi dirà la verità

E lentamente si staccherà dal palato

Per dire Marco, sono tutte cazzate

Sono tutte cazzate

Marco, sono tutte cazzate

 

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