Si muovono a gruppi; con la bandierina; mangiano involtini primavera e si rifiutano di parlare con gli stranieri! Se parti così lascia perdere: i turisti cinesi vogliono emozioni forti, capito?
Pensate che siano queste le caratteristiche del viaggiatore made in China? Se la risposta è sì sappiate, allora, che vi sbagliate di grosso. E vediamo perché attraverso 5 Punti:
150 mln: sono i cinesi da esportazione vacanziera. Ovvero 150 milioni di cinesi viaggiano all’estero e, udite udite, lo fanno sempre più in “solitaria”. Non proprio soli soli, ci mancherebbe, ma non con mostro-gruppi fantozziani riconoscibili a chilometri di distanza.
Involtini primavera, riso e wonton: se pensate che i turisti cinesi, giunti in Italia, abbiano paura di sperimentazioni culinarie vi sbagliate di grosso. I turisti cinesi all’estero amano sperimentare e, come tutti sanno, il Bel Paese offre il meglio assoluto in termini di esperienze sensoriali in chiave eno-gastronomica. E il vino, sarà un problema? Diremmo proprio di no. Leggete qua:
Nella classifica dei paesi con maggior consumo di vino troviamo la Cina, al secondo posto con una spesa annua superiore ai 28,832 miliardi di euro.
Napoli: ai turisti cinesi in Italia piace sempre e comunque, contrattare. Sarà per questo, allora, che una delle loro mete italiane preferite è Napoli? Probabilmente sì e, sempre per supposizione, probabilmente amano questa città in quanto sinonimo di contrattazione 24/7 con lo scippatore di turno che ha fregato loro qualche cosa (valigia, iPad, borsellino…).
Moda: ai cinesi piace molto, e diciamo molto, il made in Italy. Il marchio preferito? Prada seguito da Gucci.
Musei: ai cinesi piacciono i Musei? Certo anche perché a casa loro, ovvero in Cina, non è che ci sia gran che in questo senso. Probabilmente ci sarà qualche tarocco… ma l’originale riescono a trovarlo quasi esclusivamente in Europa.
E se questo è un rapido spaccato del viaggiatore cinese, ecco cosa consiglia Shangai Jungle – Azienda con sede in Cina specializzata in soluzioni per il turismo cinese:
L’attenzione è un prerequisito per raggiungere i turisti cinesi, ma di per sé avrà solo un impatto limitato.
Per motivare il loro interesse a visitare la vostra città è necessario inviare un segnale forte che la visita sarà per loro una grande esperienza – e potranno trovare facilmente tutte le informazioni necessarie a riguardo.
Ma tiriamo un po’ le somme, o millennial che ci seguite, e ipotizziamo che siate ancora alla ricerca della vostra strada professionale. Puntate sul settore del turismo; cercate di accalappiare turisti cinesi (sono tanti e spendono tanto durante i loro viaggi); offrite soluzioni tailor made sulla base di quanto sopra ma… attenzione. Non peccate di arroganza o improvvisazione. In che senso? Non pensate di proporre un’experience vacanziera del genere: “Viaggio a Napoli, con scippo incorporato, sbronza molesta, bancarotta da shopping compulsivo e visita al Museo della Cornacchia”. No! Ragazzi, no! Ci vuole professionalità come insegna il sopracitato Shangai Jungle.
Allora buttati sul mercato del turismo cinese e NON AVERE PAURA DI SBAGLIARE:
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