Ripararsi l’IPhone è impossibile, ed è arrivato il momento di accettarlo
Qualcuno ci ha provato, ha effettivamente creduto nel kit di riparazione per iPhone rilasciato da Apple. Per anni gli amanti della mela hanno invocato a gran voce la possibilità di accedere a un kit di auto riparazione; e forse, stanchi delle richieste, dal quartier generale di Cupertino li hanno ascoltati. Meglio, il mese scorso li hanno pure accontentati. Ma per davvero? Non proprio, pare che il kit sia tutto tranne che user friendly, un bello smacco considerando che viene meno alla funzione principale per il quale è stato cerato (fallo tu, a casa, in tutta tranquillità).
Brian X. Chen, giornalista esperto di tecnologia per le colonne del New York Times, ha dato una possibilità al kit, facendolo arrivare a casa e provando a riparare il telefono.
Spoiler: è andata malissimo. L’iPhone si è rotto.
Nati per fallire
“Per le persone come me che hanno poca dimestichezza nella riparazione di componenti elettronici, l’esperienza dell’autoriparazione è stata frustrante. – racconta Chen – La prima cosa da dire è che per noleggiare l’attrezzatura per la riparazione ti trattengono $ 1.210 sulla carta di credito come caparra. Il processo vero e proprio poi è così complicato che in una frazione di secondo ho distrutto lo schermo del mio iPhone, facendo un danno irreversibile”. Perfetto!
Scoraggiato, Chen si è rivolto a Shakeel Taiyab, un riparatore di telefoni indipendente con sede a San Francisco.
Dopo aver letto con attenzione le istruzioni del manuale, Taiyab ha emesso il suo verdetto: “I kit sono programmati affinché le persone falliscano“.
Il problema, paradossalmente, è che sono troppo professionali. Non si tratta di attrezzatura qualsiasi, bensì di quella ufficiale utilizzata nei negozi Apple: “Nell’esatto momento in cui ho aperto il pacco ho capito che non erano attrezzi base e facili da utilizzare, questa è roba per professionisti”.
Pro e contro
Come tutti i nuovi prodotti appena lanciati sul mercato, anche l’ultima invenzione di casa Apple ha dei pro e dei contro. Tralasciando per un momento la questione della praticità, nemmeno il prezzo del kit è alla portata di tutti: “Il programma di autoriparazione, ho concluso, non è funzionale, e questo per la maggior parte delle persone che dovrebbe utilizzarlo – spiega ancora Chen. – Per cominciare, il costo del noleggio dell’attrezzatura e dell’acquisto della batteria nuova del mio iPhone 12 è stato di $96, molti di più rispetto ai $ 69 che un negozio Apple addebita per fare il medesimo lavoro”.
Ma volendo guardare l’esperienza sotto la luce della buona fede, il kit ha anche dei pregi, e se migliorato potrebbe rivelarsi davvero uno strumento utile. “Ci sono alcuni vantaggi che porteranno a riparazioni di qualità superiore ed economiche per tutti – conclude il giornalista – Ora tutti i tecnici di riparazione indipendenti, incluso il signor Taiyab, hanno accesso agli strumenti di Apple. E ora tutti possono leggere le istruzioni ufficiali su come eseguire le riparazioni, il che elimina anche eventuali congetture e illazioni”.
Ma l’intera esperienza è stata tutt’altro che semplice e, anche per coloro che ci provano, Apple esercita un controllo eccessivo richiedendo l’approvazione delle sue riparazioni.