Fabrizio Bosso e Andrea Dessì inventano la colonna sonora della seduzione millennial

11 Novembre 2019
3588 Visualizzazioni

Il jazz e il blues secondo Fabrizio Bosso: gente che chiacchiera in un pub e sonorità latine che irrompono nel locale, lui si perde nell’incedere della cameriera che serve ai tavoli, la sua sensualità lo cattura, è un colpo di fulmine.

Intenso, sensuale, infarcito di mille sonorità da gustare dalla prima all’ultima nota.
Tamba è il singolo che fa da apripista al nuovo progetto musicale di Andrea Dessì che, con Fabrizio Bosso punta ai featuring di alto livello.

Un pezzo difficile da collocare, sostenuto da un drumming incredibile, carico di groove in certi momenti e delicatissimo in altri, che sembra voler caricare a mille chi ascolta per poi far tirare il fiato e ripartire con una carica elettrica.

Raffinato il giro di basso, che ricama arabeschi di qualità senza risultare invasivo o sopra le righe.

Coloratissimo l’hammond di Max Tagliata in versione soul-blues che rappresenta un valore aggiunto e risulta sempre gustoso sia nell’accompagnare che nelle parti solistiche.
Fraseggi, riff, scale suonate a tutto gas, insomma, momenti pazzeschi in una composizione sapiente.

C’è davvero poco da dire sulla tromba di Fabrizio Bosso, un nome che è garanzia, perchè in Tamba si toccano vette alte di qualità in cima alle quali lui tinteggia immagini sonore che restano incise nel cuore.

Deus ex machina del progetto è Andrea Dessì, in grande spolvero con la sua Les Paul: alterna una ritmica pulita a sprazzi solistici, in piena distorsione, pensati per riportare alla memoria atmosfere vintage. Un singolo che quando finisce ti fa tornare indietro. Da ascoltare a volume intenso.

La storia

IL PROGETTO:
Andrea Dessì parte con la pubblicazione di un lavoro discografico iniziato nel 2015 durante il Bologna Jazz Festival, con la partecipazione straordinaria di Fabrizio Bosso.

Tamba è un brano originale, scritto dal chitarrista Dessì, con la collaborazione di Raffaele Montanari e Massimo Tagliata, ed è parte di un poker di brani registrati nella sessione del 2015.

La direzione artistica del chitarrista era quella di unire anni di musica jazz mediterraneo alla musica blues, soul, funk e contaminare il tutto. I brani sono articolati e propongono strutture con riff blues, progressioni jazz, temi melodici e strutture improvvisate tipiche del jazz più internazionale. Gli artisti di riferimento per questo lavoro sono molto diversi fra loro: Herbie Hancock, Tedeschi Trucks Band, Kamasi Washington, Jimi Hendrix, Santana, Steve Wonder.

Gli altri brani: On Groovy, Big, America, saranno pubblicati a ridosso del Bologna Jazz Festival al quale l’Andrea Dessì quartet parteciperà con l’endorsement di Sherrita Duran, la cantante americana acclamata dalla critica e dal pubblico per la sua straordinaria voce.

leggi la storia di Andrea!

LEGGI ANCHE:

Dopo il #metoo è cambiata la musica

Tutte le recensioni di Vainer Broccoli

Hotel Monroe: corpi fragili (da millennial)

Leggi la storia dei Dirotta!

Exit mobile version