Questo piccolo grande amore testo è del 1972, nessun Millennial era ancora nato. Oggi pensiamo a quegli anni come a un periodo lontano e spensierato. Quelle parole ci suonano tenere e ridicole. Ma forse, sotto sotto, ci siamo commossi anche noi ascoltando la più famosa canzone di Claudio Baglioni, il direttore artistico del Festival di Sanremo 2019. O forse ci siamo fatti solo delle grasse risate?
Poco da fare, non ci si scappa. La persona che ti viene in mente con Questo piccolo grande amore testo, sulle note di questa trita ritrita e bellissima canzone, è il primo amore della tua vita: quando le farfalle ti svolazzavano ancora nello stomaco come stormi di pterodattili.
E così eccola quella maglietta fina che puntualmente ci siamo messe almeno una volta d’estate, bianca, una cosetta da pochi soldi, cotone leggero. Ce la siamo messe almeno una volta perché il bianco si sa, un po’ lascia intravedere, ma che ci vedevate voi?
L’aria da bambina. Almeno una volta, forse, quando ogni ragazza che sia stata adolescente entro gli anni 90 davvero ce l’aveva stampata addosso. Noi ci impegnavano per fare le sexy, e voi ci trovavate dolci.
E vi piaceva pure! Già, perché all’epoca il mito della ragazza pulita acqua e sapone ancora conquistava, e noi adolescenti eravamo davvero ancora bambine. Gli unici trucchi che usavamo erano quelli che regalavano con il Cioè, fonte primaria di informazioni, tra l’altro, della nostra cultura sessuale. La “paura e la voglia di essere nudi”, per noi Millennial c’era davvero.
Se oggi gli adolescenti il primo nudo lo vedono a tredici anni sui porno, ormai sdoganatissimi, o sull’ancora più sdoganato Instagram, noi vecchi giovani probabilmente il primo lo abbiamo visto in una delle tante estati passate sulle spiagge romagnole, tra il mare ingrigito dagli scarichi industriali e le spiagge affollate dal turismo di massa.
E così, il “bacio a labbra salate” di Questo piccolo grande amore testo diventava “far l’amore giù al faro”, e boom, eccolo esplodere il piccolo grande amore estivo. Gente seria, noi Millenial, quando lo facevi la prima volta diventava automaticamente amore.
Vittime delle influenze delle grandi telenovele o di un’educazione ancora persistentemente cristiana, dopo le prime due settimane di vacanza scattava il “ti amo lo giuro”. Chi di voi fanciulle non lo ha scritto almeno una volta sulla sabbia a sedici anni?
Romantici, noi Millenial. Il piccolo grande amore è impigliato oggi nei ricordi più teneri, che sono ancora vividi da non crederci. “Quella camminata strana”, ah. Ancora oggi tra la folla, forse, ci sembra di rivederla in uno sconosciuto. I
l buon vecchio Claudio, come tanti dei nostri cantautori, con Questo piccolo grande amore testo celebra la dolcezza dei ricordi in molte sue canzoni, che (ammettetelo, non fate i finti moderni-radical-chic) avete cantato a tutti i karaoke di paese fino all’altro ieri.
Ma torniamo al sess.., volevo dire, all’amore. Tra voi maschietti senza i moderni porno e noi femminucce con la posta di Cioè in cui si chiedeva se si potesse rimanere incinte con lo scambio di saliva, non poteva uscirne niente di buono. Tuttavia Baglioni era, evidentemente, uno di quelli che rimorchiava; sentitelo che arrogante, lui che era una frana non ci ha mai creduto.
E forse faceva bene a non crederci perché noi Millenial girl troppe volte, come ho già detto, approcciavamo ancora da bambine, per cui il nostro modo di dimostrare interesse era prendere in giro il ragazzetto di turno, sfotterlo un po’. Quando vi prendevamo per il culo, in realtà vi stavamo dichiarando amore. Ma voi non avete mai capito niente.
E da questa incomprensione di fondo scaturiva il seme della rottura del piccolo grande amore. L’inizio della fine, la genesi della distruzione. Crac. Prima crepa del muro, e quel “non sono sicuro”. Non sei sicuro de che? Ma come? Io ti ho dato il mio cuore e anche tutto quello che ci sta intorno e tu non sei sicuro?
Forse la generazione Z cambia amore alla stessa velocità di pubblicazione di un post della Ferragni, ma all’epoca per noi era un bel casino quando finiva una storia, figuriamoci LA storia. E qui, con Questo piccolo grande amore testo, Baglioni di nuovo dipinge la nostra delicatezza, la nostra dignità, fine come quella maglietta.
Soffrivamo come dei vitelli al macello, sì, ma le mamme degli anni 50 ci avevano insegnato a fare le dure. Niente lacrime (almeno di fronte al soggetto maschile di turno), però basta, non parlavamo più. E sulla nostra faccia pulita si vedeva che dentro stavamo attraversando una trincea della Prima Guerra Mondiale.
Per fortuna la nostra vendetta è stata lenta. Adesso, da grandi, vi manca da morire. Eh? Quel piccolo grande amore. Ora che siete dei trentenni circondati da un sistema di relazioni in pronta consegna e rapito smobilizzo, ora forse lo rivorreste, il piccolo grande amore.
D’altronde, noi Millenial siamo tutti condannati alla nostalgia dei tempi. E così anche questo Sanremo 2019 qualche sorriso ce l’ha strappato.
Ci hai anche stracciato un po’ gli attributi, caro Claudio, diciamolo, tu e il tuo tour, tu e il tuo repertorio, ma sono certa che ci siano stati due tipi di spettatori: quelli che dalle prime note di “questo piccolo grande amore” hanno iniziato a canticchiare, e quelli che mentono.
Questo piccolo grande amore testo completo:
Quella sua maglietta fina
Tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto
E quell’aria da bambina
Che non gliel’ho detto mai ma io ci andavo matto.
E chiare sere d’estate
Il mare i giochi le fate
E la paura e la voglia di essere nudi
Un bacio a labbra salate
Un fuoco quattro risate
E far l’amore giù al faro.
Ti amo davvero, ti amo lo giuro
Ti amo, ti amo davvero
E lei
Lei mi guardava con sospetto
Poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
Ed io
Io non ho mai capito niente
Visto che oramai non me lo levo dalla mente
Che lei
Lei era
Un piccolo grande amore
Solo un piccolo grande amore
Niente più di questo, niente più
Mi manca da morire
Quel suo piccolo grande amore
Adesso che saprei cosa dire
Adesso che saprei cosa fare
Adesso che
Voglio un piccolo grande amore.
Quella camminata strana
Pure in mezzo a chissacché l’avrei riconosciuta
Mi diceva “sei una frana”
Ma io questa cosa qui mica l’ho mai creduta.
E lunghe corse affannate
Incontro a stelle cadute
E mani sempre più ansiose di cose proibite
E le canzoni stonate
Urlate al cielo lassù
Chi arriva prima a quel muro.
Non sono sicuro se ti amo davvero.
Non sono, non sono sicuro.
E lei
Tutto ad un tratto non parlava
Ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
Ed io
Io non lo so quant’è che ha pianto
Solamente adesso me ne sto rendendo conto
Che lei
Lei era
Un piccolo grande amore
Solo un piccolo grande amore
Niente più di questo, niente più
Mi manca da morire
Quel suo piccolo grande amore
Adesso che saprei cosa dire
Adesso che saprei cosa fare
Adesso che
Voglio un piccolo grande amore.
Questo piccolo grande amore testo nell’ultima versione sanremese:
LEGGI ANCHE:
Il peggio della storia di Sanremo: tutti i capolavori trash delle passate edizioni
È sempre bello testo, ovvero perché Coez è come Federico Moccia
Sparare alla luna testo: Salmo e Coez feat. cartello della droga messicano