Sono giapponese! Lesson 36. Come funziona il sushi kit? I consigli del ragazzo giapponese!

23 Giugno 2018
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Sei mai stato in Giappone? Se sì, hai per caso notato che là in supermercati sono in vendita mille tipi di preparato, ossia Kit, per preparare quasi tutte le pietanze che vengono consumate quotidianamente dai giapponesi? Quali zuppa di miso, curry, riso, e persino una vasta gamma di pasta. Ma ha senso in Italia usare il sushi kit?

 

Perché non provi ad usare il sushi kit Yutaka per una cena giapponese?

Da noi non esiste tale kit sushi fai da te. Per di più, noi giapponesi tranne quelli da giargiana, non abbiamo mai pensato a preparare il sushi a casa propria. “Sushi”  l’ho usato riferendomi esclusivamente al nighiri e non al temaki che a sua volta si fa trovare spesso a tavola.

Detto questo, per noi il nighiri è una roba che va fatta categoricamente da un maestro e non da un tipo qualsiasi e semplicemente perché la sua preparazione richiede una serie di tecniche e conoscenze di caratteristiche di ciascun pesce e cozza.

 

MENTRE, INVECE, sei in Italia e sei talmente appassionato/a per la cucina giapponese e il sushi, il sushi kit va tenuta in considerazione per fare una bella figura alla prima occasione.

Perché ti consiglio di usare il sushi kit Yutaka? Inanzitutto, ti risparmia del tempo che avresti dovuto sprecare a pensare (sempre che voi puzze bianche ne siate in grado), per realizzare la tua idea di regalare il sushi alla persona che hai in mente, quali arnesi ti servono. Quando si inizia qualcosa da zero, specie se lo fai da solo/a, ci metterai troppo tempo. Vero? Se c’è qualcuno che ne sa di più di te, affidati alla persona anche a pagamento. Oggi questo tipo di soluzione si chiama l’Outsourcing.

Poi, il foglio illustrativo che di solito accompagna il set per fare sushi ti aiuterà a capire quale operazione devi effettuare. Senza il foglio, tu non puoi capire nemmeno una piccola cosa. Tipo che devi dire, davanti al pesce crudo sul tagliere: “Tu sei già morto” come lo faceva una volta il Kenshiro sullo schermo.

 

Adesso hai in mano gli arnesi necessari (non pensare male male, ihihih) e il foglio illustrativo che ti guida a diventare maestro del sushi sacro di montagna che sputa fuoco sotto cielo stellato e onorevolissimo. Il kit conterrebbe anche il riso e le alghe nori, che sono fondamentali. L’unica cosa, probabilmente, che devi prepararti è il pesce. Uccidilo! Questo ultimo non va confezionato nel kit, altrimenti dopo 3 giorni inizierà a puzzare come un ospite in piccola casa tua. ihihih.

Per ottenere pesce giustamente crudo, devi fare ricorsa al pescivendolo di fiducia. Secondo me, il salmone, l’orata e i gamberetti saranno i primi consigliati. Insomma, quelli con cui potresti fare il carpaccio.

Ah, dimenticavo di dirti che non saranno immancabili la salsa di soia e il wasabi con la s sorda. Altrimenti, il pesce crudo italiano è fino in fondo solo il pesce crudo italiano senza un sapore particolare. T’è capì?

Se hai altre domande, ghe pensi mi.

Ciaone!

 

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