Quali sono i brand di moda più importanti del Metaverso
Metaverso e moda, due facce (sempre più) della stessa medaglia. Quando nel 2020 Travis Scott fece il suo concerto su Fortnite (“Astronomical”) l’evento parve fin da subito bizzarro e spettacolare al tempo stesso. Non solo Travis aveva guadagnato 20 milioni di dollari grazie alla collaborazione con Epic Games, ma ad esibirsi, vestito tutto griffato, era stato un avatar con le sembianze del rapper. Insomma, mentre un virus cambiava per sempre le nostre vite, in un universo parallelo fatto di giochi, cifre astronomiche e nuovi modi di fare branding, qualcosa di grosso stava accadendo.
Due anni dopo si parla di metaverso e NFT (Non-Fungible-Token) come se fossero la cosa più naturale del mondo, e i brand ne hanno ovviamente capito il potenziale. Le grandi firme del lusso, come Balenciaga, Burberry e Louis Vuitton, stanno aprendo la strada al futuro della moda nel metaverso. Secondo un articolo di Vogue Business, il 53% dei brand di moda sta investendo nel settore dei giochi, per un giro di affari pari a 300 miliardi di dollari: sperimentano filtri Instagram, avatar digitali e negozi virtuali. E non c’è da stupirsi se gli analisti di Morgan Stanley affermano che il mercato dei beni di lusso virtuali potrebbe raggiungere i 50 miliardi di dollari entro il 2030.
L’avanguardia di Burberry
Burberry è stato un pioniere nel settore, e la partnership con Blankos Block Party (BBP) ne è stata la conferma. BBP è un gioco online, un mondo dentro al quale vivono personaggi vinyl-stile autenticati e identificati come NFT: si vendono, si comprano, si scambiano e, soprattuto, si vestono. Quella tra Burberry e BBP è stata finora una delle partnership meglio riuscite: lo squaletto bianco Burberry Blanko Sharky B (uno dei tanti fantasiosi personaggi del gioco, con le scarpe Burberry e la pinna brandizzata) è andato esaurito in tempo record: meno di 30 secondi.
Persino Louis Vuitton, storicamente conosciuto come uno dei brand più lenti ad adattarsi alle nuove tecnologie, ha fatto un passo importante, celebrando il suo 200esimo compleanno nel metaverso: si è unito ad altri leader della moda e ha lanciato un videogioco con NFT da collezione.
L’app si chiama Louis the Game, il personaggio protagonista deve attraversare sei mondi diversi per raccogliere 200 candeline (un ottimo modo per celebrare la fondazione del brand). Louis the Game include anche elementi creativi, i giocatori possono personalizzare il proprio avatar con abiti LV, usando tutte le stampe monogrammi e le colorazioni possibili. Ci sono infine 30 NFT incorporati che si possono trovare e collezionare mentre si esplorano i livelli del gioco, e sono stati progettati dall’artista digitale Beeple (sì, quello che lo scorso anno ha venduto un NFT per 96 milioni di dollari).
L’Epic intuizione di Balenciaga
E Balenciaga? Con chi poteva collaborare se non con Epic Games? Nel settembre 2021, la casa di alta moda francese ha ridefinito per sempre la sua eredità nell’haute couture, lanciando un collaborazione unica con Epic Games (da Travis Scott a Balenciaga il passo è stato breve). Su Fortnite, per un mese, i giocatori hanno potuto acquistare abbigliamento ispirato a pezzi Balenciaga, direttamente da una versione virtuale della boutique.
Una Capsule Collection di Fortnite x Balenciaga sarà disponibile anche nel mondo reale (e su balenciaga.com ), ovviamente i vestiti fungible non spariranno dai negozi e dai quartieri della moda, ma le radici del cambiamento e le ragioni di questa rivoluzione sono innegabili: per la prima volta i designer non realizzano più semplicemente abiti, ma creano nuovi universi che rispecchiano l’estetica del marchio, in tutta la sua interezza. Sono mondi espandibili all’infinito: non ci sono regole e non ci sono limiti. E (cosa importante) al momento sembrano non esserci limiti nemmeno per il guadagno.