Ecco il guastatore Banhoff di nuovo a dire la sua anche sui volti più antipatici e quelli più simpatici della destra in tv. Dopo la puntata sulla sinistra, un’altra visuale millennial possibile verso destra
Gli antipatici
Fabrizio Corona
Ammesso che collocarlo a destra sia corretto, Fabrizio Corona è il classico tipo che i primi trenta secondi ti sta simpatico. Poi ti chiedi quando arrivi la sicurezza a buttarlo fuori. Insostenibile. Si fa delle stories da omo senza esserlo. E le poche volte che ha provato a fare il duro ha preso una scarica di legnate, come quella volta con Vieri in discoteca. E in galera chissà…
Giorgia Meloni
Cazzo non funziona. È come quelle suore che vogliono essere più importanti del prete o quantomeno al pari. È la prova catodica che siamo ancora una società maschilista, che le donne non sono ancora pronte a comandare. Non può rompere le palle con l’essere leader, deve accettare quel minimo di sottomissione e non ambire al comando, per il quale non ha la statura.
Alemanno/Gasparri/Storace & c.
C’hanno la faccia da vigili urbani e hanno rotto i coglioni, con la loro spocchia derivata dall’essere ex rivoluzionari di piazza. Non ce l’hanno fatta a cavalcare la breccia del berlusconismo e non hanno più scuse, sono finiti.
Silvio Berlusconi
È con profonda amarezza che lo metto nella lista dei bocciati, ma forse è arrivato il momento. Non fa più ridere, non ascolta, deborda, dorme con 10 cani, ha perso del tutto la verve. Poi sentire un vecchio che se la tira parlando delle ex chiavate è triste. Addio Presidente.
Gigi D’Alessio
Ma perché vuole fare il doppio lavoro? O sta con la mafia o sta a destra… come Sinatra. Non si capisce.
Briatore geom. Flavio
Sempre stato un top player ma da quando si è splasticato la faccia ha perso quel che. Non morde più, non è più sul pezzo non spara sui social. Vi ricordate quando diceva che i filippini erano bravi ad accendere i sigari, che li assumeva apposta al Twiga? O quando diceva che la Puglia è terzo mondo che non ci sono nemmeno le strade? Questo ci manca.
I simpatici
Matteo Salvini
Con la faccia che c’ha poteva fare solo l’impiegato del catasto a Biella. È il classico tipo che lo trovi a piazzale Corvetto a Milano in un bar che entra e prende la Gazza, poi inizia a parlare a voce alta del Milan col piumino e l’aria saccente di prima mattina alle 9,30 invece di essere in ufficio. Eppure… eppure ha rifondato la Lega, ha ridato vita alla destra, tutto con dei valori che sono un mix di quello che ti insegnava la nonna e il prete. Ha fatto finta di essere scemo per vent’anni e poi si è preso l’Italia. Prossimo presidente del consiglio sicuro.
Vittorio Feltri
un Highlander, un fuoriclasse. Maestro della penna e dell’ironia, sempre una spanna sopra chiunque. Forse il pensiero più libero da preconcetti che c’è in Italia. E ha 75 anni. Ama i gatti, li posta su Twitter e li coccola (Lui! Che metterebbe a ferro e fuoco il bar), fuma la pipa, si veste bene, manda tutti a cagare. Gliene frega solo di Bergamo. Crozza non rende, ci vuole di vedere l’orginale.
Vittorio Sgarbi
È il Vate, l’ubermensch, il settantenne che tutti i maschi vorrebbero essere. Non dorme, mangia e basta e vive in macchina. È fuori di testa come un ragazzino. Malato di figa, vero, si vanta della sua bellezza più che della sua cultura (che nessuno sa se sia vera o presunta, in quanto spara supercazzole criptiche). Si fa le foto mentre caga o i video in cui dice che caga perché pensa a Di Maio. Come puoi non amarlo? Si diverte come un pazzo. Poi dal niente diventa un cazzo di dobermann e sbrana chiunque per una sciocchezza. Apoteotico.
Mario Giordano
Lo abbiamo già incensato in un pezzo su questo sito. Poco da dire: uno con quella vocina e quella verve, quelle modalità, può solo spaccare. Fa più propaganda lui di un intero tour di un politico qualunque.
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