Come vivi le vacanze? Sei un pianificatore o un last minute?

28 Aprile 2019
3029 Visualizzazioni

Ci sono due categorie di persone al mondo: i pianificatori e quelli che la vita se la vivono alla giornata. Qual è la differenza tra i due?

Con la bella stagione credo poi che questa differenza si renda ancora più evidente, quando ogni fine settimana diventa un buon motivo per uscire dal vortice della metropoli e visitare un posto nuovo. Quindi, meglio prenotare prima o last minute?

Il pianificatore

Da un lato ci sono quindi i pianificatori, gli organizzati: con l’arrivo del nuovo anno, agenda alla mano, si guarda quali weekend sono liberi da altri impegni e si inizia a pensare alle mete. Che la tratta sia più o meno lunga poco importa, è bene prenotare. Ciò ha diversi vantaggi: intanto prenotando con largo anticipo si risparmiano un sacco di soldini, soprattutto quando tra giugno e luglio inizia a farsi sentire il desiderio del mare.

In secondo luogo, si può dare libero sfogo alla propria immaginazione…solo se quest’ultima gode di lungimiranza ed è capace di proiettarsi avanti nei mesi. Questo in un qualche modo argina anche la pigrizia che, se prende il sopravvento, rischia di tenerci legati al divano con il condizionatore a tornado.

L’unica pecca degli organizzatori è che a volte si maledicono da soli: capita di arrivare stanchi al weekend e l’ultima cosa che si ha voglia di fare è preparare una valigia e passare i controlli di sicurezza. Ma è di poco conto: come tocchi terra straniera, qualsiasi traccia di stanchezza o malumore passa.

L’improvvisatore

Dall’altro lato abbiamo invece chi vive alla giornata: avere tutti i weekend organizzati rappresenta fonte di ansia. Non si vuole pianificare nulla per avere la possibilità di scegliere all’ultimo minuto, la libertà di improvvisare. Ma il last minute conviene davvero?

Ecco, in questi casi potrebbe risultare più difficile prenotare nel caso in cui si volesse raggiungere qualche meta più lontana. Da un lato, per i prezzi che volano alle stelle e, dall’altro, per il turismo che si muove e che diminuisce il ventaglio di scelta di strutture.

…e i Millennial

In generale, noi Millennial abbiamo rivoluzionato il modo di viaggiare e abbiamo imparato a muoverci con largo anticipo. Questo perché viaggiare rappresenta oramai una necessità: vivere l’esperienza è ciò che più spinge i Millennial a investire i propri risparmi.

La semplicità di prenotazione agevola la generazione sempre connessa: studi riportano una percentuale pari al 64% dei giovani under 35 che utilizzano il proprio smatphone dalla fase di ricerca a quella di prenotazione. Per non parlare della sharing economy e quindi di tutte le piattaforme che affittano appartamenti (come AirBnb o Homeaway) che negli ultimi anni stanno rivoluzionando il mondo dell’hospitality.

Che dire, che siate programmatori o che viviate alla giornata, l’importante è viaggiare! Organizzare alcuni weekend fuori porta da qui alle vacanze estive è un modo per sopravvivere dignitosamente allo stress da città.

LEGGI ANCHE.

La dinamica tra sorelle

Quanto ti hanno influenzato i tuoi genitori?

Perché i millennial non sopportano le fidanzate degli amici

Orgasmi più intensi: la guida al piacere delle millennial

Exit mobile version