Technology Pusher: tutto il mondo della robotica al Maker Faire di Roma

21 Ottobre 2021
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Si è appena conclusa Maker Faire, il più grande spettacolo di innovazioni e creatività del mondo.

Maker Faire 2021 (MR2021) si è tenuta a Roma, la città del peccato, e ha trascinato con sé tanti spettatori e migliaia di euro. La fiera nasce nel 2006 nella zona di Bay Area di San Francisco come progetto della rivista Make: community.

Mentre all’epoca si trattava prevalentemente di innovazioni in campo scientifico o tecnologico, oggi Maker Faire è l’evento unisce scienza, tecnologia e innovazione, dando vita a qualcosa di completamente nuovo.

Perché Maker Faire è così importante?

Perché è una vera e propria piattaforma di novità. MF2021 è il luogo dove persone di tutte le età si sono riunite per mostrare i loro progetti ma non solo. Anche per dimostrare e brevettare i loro prototipi.

Dunque parliamo di un ecosistema in cui i protagonisti dell’innovazione, ma anche gli scienziati in erba, gli appassionati e i curiosi, si incontrano, confrontano, formano e divertono. Chiunque a questa fiera può introdursi nel mondo delle intelligenze artificiali senza sentirsi fuori contesto: abbiamo tutti da imparare e da condividere.

Cosa abbiamo trovato a MR2021

Di tutto e di più. Il mondo della robotica non si è affatto fermato durante il lockdown e anzi, ha allargato i suoi orizzonti e posto le basi per progetti futuri non indifferenti. Aggirandoci fra le varie esposizioni non potevamo che rimanere affascinati. Innovazioni assolutamente futuristiche che si aprivano di fronte ai nostri occhi.

Dall’avatar che porta le medicine al letto di un paziente colpito da una malattia infettiva al robot serpente che si inoltra in strettoie inaccessibili e in luoghi pericolosi per l’uomo. Queste iper tecnologie ci permetteranno non solo di avanzare in campo medico, ma anche di abbattere muri fino ad ora considerati invalicabili.

I loro nomi sembrano uscire direttamente da un film di fantascienza. Slim, AlterEgo e Moka sono solo alcuni degli appellativi con cui chiameremo queste nuove tecnologie e, al di là di quanto si possa pensare, hanno un aspetto piuttosto dolce e mansueto. Nemmeno si ergono immensi al centro della fiera. Se non si fa attenzione, passano persino inosservati.

Maker Faire dà il definitivo “calcio fuori dal nido” a chi non crede nel progresso

Se l’aspetto “umano” della medicina viene considerato sotto attacco da parte della robotica – avete presente quelli che temono nell’invasione dei robot? -, le novità mostrate a MR2021 fanno invece nascere nuovi aspetti collaborativi nel rapporto umano-robot.

Per anni abbiamo sentito i commenti sprezzanti di chi vede nell’innovazione robotica o nell’intelligenza artificiale un nemico da combattere o comunque ostacolare in tutti i modi possibili. Maker Faire mette un punto definitivo a questa questione. Il progresso andrà avanti con o senza il vostro permesso, con o senza il vostro appoggio. La sinergia fra robot e uomini è già ad uno stadio avanzato, e non farà altro che aumentare.

I robot collaborativi sono ormai una realtà: sanno interagire con l’uomo, riescono -apparentemente – a risolvere quesiti anche di natura filosofica e possono essere controllati a distanza in modo preciso. Ne sono esempio gli straordinari umanoidi del progetto Ergo Cub, promossi per potenziare e sviluppare la sicurezza sul lavoro.

E tu, hai ancora paura dei robot?

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