Oggi è la Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità. A causa del cambiamento climatico tali fenomeni rischiano di aumentare e di diventare un problema irrecuperabile. Sensibilizzare alla questione è fondamentale e il 2023 ha scelto di concentrare la sua attenzione a un tema spesso sottovalutato: desertificazione e diritti delle donne.
La Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità è stata definita il 30 gennaio 1995 da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione A/RES/49/115. L’obiettivo era quello di divulgare il più possibile nuovi modi per prevenire la desertificazione e, di conseguenza, contrastare la siccità.
Da quando è stata istituita, ogni anno si cerca di portare alla luce un tema differente legato alla questione. Si è parlato di dimensione sociale della desertificazione, ci si è concentrati sulla migrazione, sulla povertà, sulle donne, sull’agricoltura sostenibile, sull’energia e sull’alimentazione.
Il 2023 ha scelto un tema nuovo, particolarmente interessante, soprattutto se si pensa alle questioni sociali e di genere. Si tratta della tematica Her Land. Her Rights. Si parla di donne e si parla dei diritti di queste legati a quelli della Terra.
Her Land. Her Rights: la Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità punta alle donne e alle loro opportunità
Il tema proposto per la Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità si concentra sui diritti delle donne connessi a quelli della Terra: cioè?
La UNCCD vuole porre l’attenzione su un aspetto troppo spesso tenuto in ombra: la terra è la risorsa economica primaria per la maggiore parte delle popolazioni povere rurali di tutto il globo, ma in tutto questo, come spesso accade, sono le donne ad avere meno probabilità di possederla, gestirla e controllarla rispetto agli uomini. Le donne lavorano esattamente come gli uomini, forse anche di più, ma non hanno sufficienti diritti nei confronti della terra e sono sovente le prime vittime della desertificazione. Il fatto di essere sempre molti step dietro agli uomini nella gestione della terra le espone a povertà, fame, violenza di genere e sfollamento.
La sensibilità legata al tema del ruolo delle donne nella gestione del suolo è cambiata notevolmente, specialmente negli ultimi anni. Si parla infatti di una crescita, grazie all’adozione, nel 2017, di un Gender Action Plan e a tutta una serie di azioni volte a sostenere i governi nazionali affinché cominciassero ad adottare nuovi strumenti per promuovere l’uguaglianza di genere.
Il problema della siccità e della desertificazione è globale, diritti della gestione del suolo compresi: come siamo messi in Italia?
Il cambiamento climatico è una piaga sociale non indifferente, basta osservare i recenti avvenimenti naturali che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel mese di maggio, o quelli che hanno colpito le Marche e diverse altre regioni d’Italia. Piogge fortissime, alluvioni, esondazioni, fiumi di fango diventati distese di secco incredibile. Secondo le stime circa il 20% del territorio italiano rischia di diventare incoltivabile: i dati parlano chiaro e se si guarda al futuro, purtroppo, c’è da mettersi le mani nei capelli.
Sulla questione dei diritti e della disuguaglianza di genere nella gestione del suolo, anche l’Italia presenta alcune problematiche. Sebbene nel nostro Paese i diritti fondamentali siano riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, è fondamentale continuare a fortificare la presenza femminile in vari settori, specie quello scientifico, oltre ovviamente a garantire alle donne la possibilità di gestione delle risorse naturali, del suolo e offrire loro il modo di partecipare a tutti i processi decisionali di ogni grado e livello.
Il problema della desertificazione e della siccità riguarda tutti e tutte indistintamente; quindi, sarebbe doveroso coinvolgere uomini e donne senza differenze.
Desertificazione e siccità: che cosa fare per evitare il peggio?
La Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità è utile perché offre informazioni, diffonde dati agghiaccianti e, nel suo piccolo, pone i riflettori su questioni spesso sottovalutate. Che cosa, però, si può fare per evitare che la situazione generale della terra peggiori di anno in anno? Non basta sicuramente una Giornata per migliorare le cose: sono necessarie soluzioni consone e rapide.
Si punta quindi a un miglioramento della gestione del suolo e di tutte le risorse che quotidianamente ci fornisce. Viene poi il rispetto della stagionalità, il favorire la rigenerazione degli alberi, il giusto utilizzo delle risorse idriche, modernizzare i metodi di irrigazione, ridurre la domanda dei terreni naturali, la richiesta di acqua per le produzioni industriali, per gli allevamenti, evitare gli sprechi e così via.
Le cose da fare sono tante, forse troppe, e chi è sopra di noi ha forse la responsabilità maggiore. Però, con la collaborazione di tutti e di tutte, anche il passo più piccolo può fare una grande differenza.