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Diritti a rischio. Dall’Iran di Masha Amini alle prospettive buie per l’Italia

27 Settembre 2022
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È crisi dei diritti da est a ovest. Mentre l’Iran è scosso dalle proteste per Masha Amini gli italiani dovrebbero sentirsi particolarmente coinvolti. Perché?

Da sabato 17 settembre, giorno dei funerali di Masha Amini, l’Iran è in subbuglio a causa delle proteste che stanno causano decine di morti, centinaia di feriti e altrettanti arresti, aprendo uno squarcio irreparabile nella società medio orientale. Mahsa Amini è morta nel carcere di Teheran il 16 settembre, dopo essere stata arrestata e picchiata dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il suo Hijab.

La morte di una seconda ragazza scuote gli animi e impressiona l’occidente. L’attivista Hadis Najafi è morta durante le sommosse a causa di un colpo d’arma da fuoco. La ventenne curda era diventata simbolo delle proteste sui social, dove si mostrava senza velo per esprimere tutta la volontà di disertare le norme religiose per opporsi all’abominio compiuto dalla polizia del suo paese.

Non solo Iran: la crisi della democrazia è su scala mondiale

Secondo alcuni studi la media dell’indice di democrazia su scala globale è ha toccato il più basso punteggio di tutti i tempi. Attualmente il dito è da puntare contro la pandemia, dal momento in cui una svolta “autoritaria” è risultata necessaria per preservare il bene comune della salute pubblica. Pare che lo stato di emergenza abbia permesso di calcare la mano su un piano di imposizioni e restrizioni già in atto da tempo. Questo si è verificato in Italia come nel resto del mondo, dove la pandemia ha portato a un tracollo dei principi democratici in favore dello stato di emergenza.

Democrazie spurie o incomplete, l’Italia è in lista.

Come riportato nel Democracy Index 2021 l’Italia non fa parte della relativamente corta lista delle democrazie perfette.

Con democrazia imperfetta o spuria si fa riferimento a quegli stati dove vigono le dinamiche della democrazia, forti della promozione di libertà civili e libere elezioni, ma con elementi che non la rendono applicabile in toto. Un limitato interesse verso la politica, una scarsa istruzione in merito, discriminazioni, incoerenze, tempistiche dilatate, fratture interne e scandali affliggono paesi come il nostro e limitano il suo potenziale democratico.

Nella classifica di democratizzazione l’Italia si posiziona sotto Francia, Spagna ma anche Estonia, Cile e Botswana, con un punteggio di 7,68 su 10.

Fonte: https://www.truenumbers.it/paesi-democratici/

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