Dal 2007 ogni primo venerdì di agosto si celebra la Giornata Mondiale della birra e oggi, 4 agosto 2023, è proprio quel giorno. Istituita da un birraio californiano, la festa si è estesa in tutto il mondo a macchia d’olio. Amata da tutte le generazioni, la birra continua a essere la bevanda alcolica evergreen per eccellenza: a dirlo non siamo noi, ma lo dicono i dati di consumo.
Bionda, bruna, rossa, più o meno fruttata, la storia della birra è profonda come il mare. La Giornata Mondiale a lei dedicata punta a celebrarne l’importanza nella cultura, ma punta anche a informare rispetto alla sua lunga produzione, ai suoi ingredienti e alla responsabilità del consumo di alcol.
Da pochi e semplici ingredienti deriva un processo di lavorazione piuttosto lungo: c’è cura, c’è dedizione, c’è attenzione per ogni passaggio. Se pensavate che fare la birra fosse una questione di qualche ora, vi sbagliavate di grosso: il tempo minimo per potere gustare una buona birra fatta e finita è di circa un mese.
La birra piace sempre: lo dimostrano i dati del 2022
Come ogni anno Assobirra, l’associazione dei birrari e dei maltatori, pubblica il suo Annual Report e dobbiamo ammettere che per il 2022 le cose sono andate molto bene. Pensate che nell’anno passato, reduce da un periodo di crisi dato dalla pandemia e altre problematiche, i consumi di birra hanno raggiunto i 22,3 milioni di ettolitri, mentre la produzione della bevanda ha superato di gran lunga i 18 milioni di ettolitri. Numeri da record, specialmente se si fa il confronto con il 2021, ma sarebbe un confronto non equo, dato che ancora in quel periodo eravamo in preda alle ansie da restrizioni e zone colorate.
Dati leggermente meno positivi per la birra artigianale, il cui consumo pare essersi abbassato. Complice di tale abbassamento è un altro elemento da tenere in considerazione: il consumo di birra dentro casa VS il consumo di birra fuori casa, che in questo caso vede la maggior parte delle persone consumare la bevanda tra le mura domestiche e, di conseguenza, lasciare dentro i locali le numerose specialità di birre artigianali. Se da una parte può apparire preoccupante, tale dato non scoraggia, ma anzi accresce la speranza che il consumo “esterno” possa tornare a crescere. L’universo delle birre artigianali è in grande espansione e le varietà della nota bevanda sono tantissime: ce n’è davvero per tutti i gusti!
La birra è compagnia: non ammazza il caldo ma profuma d’estate
Quante volte l’abbiamo vista in televisione, con la sua schiuma, i suoi colori brillanti e le sue bollicine estetiche? Almeno un miliardo. E quante volte l’abbiamo assaporata in compagnia di amici e amiche davanti a un concerto? O a un festival particolare? Un altro miliardo. Consumare una birra, nella nostra immagine, è consumare un momento di collettività: la birra raccoglie emozioni, fa scorta di ricordi, parla di sere estive e di attimi di piccola felicità. Una birra è per sempre, una birra va sempre bene.
Durante l’estate il suo consumo aumenta: sarà mica colpa del caldo? Affermativo. Pare infatti che l’idea di una birra fresca faccia scattare immediatamente una sensazione di freschezza totale. In realtà si tratta di un’illusione, dato che è risaputo che la birra né disseta, né fa passare il caldo, ma non importa: la birra è sempre un’ottima soluzione.
La Giornata Mondiale della birra 2023 ci ha fatto venire voglia di gustarne una subito, qui, ora. Voi quale preferite? Siete amanti del luppolo o preferite altri drink?