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Che cos’è l’intrattenimento sociale e perché cambia molte cose per i brand?

4 Maggio 2022
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Marketing, una parola affascinante, a volte vuol dire tutto e a volte niente. Cambia così infletta che si fa fatica a stare al passo, ma è solo una questione di numeri? Ovviamente no. O meglio, non più. Il marketing digitale è sempre stato visto come un gioco di calcoli, con la creatività lasciata spesso in secondo piano. Ma nel mondo dei social, dove l’intrattenimento ha preso rapidamente il sopravvento, la creatività è diventata una superpotenza da sfruttare. I marketer hanno in mano un’arma potente, l’unica su cui esercitano davvero il controllo e l’unica che può aiutare un contenuto a diventare virale. 

Ecco perché oggi si parla di Intrattenimento social (o social entertainment), l’ultima e nuovissima evoluzione del digital marketing. Se il nome non vi dice nulla non c’è da preoccuparsi, probabilmente avete già utilizzato inconsciamente qualche nozione, qui sotto abbiamo raccolto per voi tutti gli aspetti più interessanti e le strategie vincenti da seguire sui social.

Meno selfie, più video!

Il blog The Drum, esperto nel settore marketing, ha pubblicato una lunga chiacchierata con Kate Kenner Archibald, chief marketing officer presso la società di software Dash Hudson, nella quale ha spigato tutti gli effetti dei nuovi cambiamenti. La prima regola da seguire? Meno foto e più video: “Guardando indietro, possiamo individuare cambiamenti significativi nelle tecnologie che hanno trasformato le nostre esperienze online. Dal predominio di Facebook, fino all’ascesa dell’estetica  Instagram, è affascinante riconoscere quanto i social media formino la nostra cultura”, ha esordito Archibald. Oggi ci troviamo però davanti a un nuovo turning point: “Forse il cambiamento più potente dall’avvento di Facebook è l’era dell’intrattenimento social. Nel 2020 i social media hanno iniziato a subire una rapida e drastica trasformazione, passando dai tradizionali feed basati sulla connessione, noti come social graph, a formati di intrattenimento basati su video, noti come content graph.”, spiega la digital marketer. 

TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts, sono state le piattaforme promotrici del cambiamento, che non riguarda semplicemente la forma dei contenuti, ma anche il modo in cui vengono distribuiti. Per i content graph la copertura non è più limitata dalle dimensioni del feed o della rete digitale, ma è spinta dalla stessa forza del contenuto, che se creativo, originale e interessante può diventare velocemente virale

Il contenuto prima di tutto

Nella nuova era dell’intrattenimento social sono finiti i giorni della strategia ‘imposta il contenuto e dimenticatelo’, anche perché questo è il momento di abbracciare la mentalità content-first, ed essere agili è un altro elemento fondamentale. “È il momento di far prosperare i contenuti organici. Su TikTok i marketer hanno l’opportunità senza precedenti di ottenere una copertura massiccia e organico. Ciò è in gran parte dovuto alla misteriosa ricetta dietro l’algoritmo, che dà la priorità ai contenuti che gli utenti apprezzeranno più volentieri. – prosegue Archibald – Quando si tratta di misurare questo successo organico è importante guardare oltre il numero di follower e di like, e chiedersi invece: quanto viene guardato il video? Qual è il volume di attività nei commenti? Con quale frequenza i contenuti sono stati condivisi o salvati? Sono tutti segnali importanti per capire se stiamo veramente attirando l’attenzione del pubblico“. 

Un ultimo consiglio? “Ai marketer che navigano nel mondo dei social in continua evoluzione posso dire di non aver paura di sperimentare. – conclude Archibald – Il primo passo per prepararsi al successo è entrare nel cuore dell’etica di un brand. In tal modo, cerca di acquisire una comprensione intima di ciò che rappresenta e quali tipi di comunità e sottoculture serve. Una volta che queste basi sono state gettate, è tempo che la magia avvenga, e questo significa far volare la creatività“.

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