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Green Pass attivo dal 1 luglio. Torneremo davvero ai tempi pre-covid? La guida

19 Giugno 2021
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Dal primo luglio si tornerà a muoversi liberamente in Europa, più Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera.

Tutto questo a patto di avere il Green Pass. Il premier italiano Mario Draghi il 17 giugno ha infatti firmato il DPCM che permette la sua entrata in vigore, grazie all’integrazione con il Digital green certificate europeo. Presto quella normalità che sembrava ormai perduta potrebbe tornare. A patto di non essere contagiati perché a quel punto il Green Pass viene revocato.

Come ottenere il Green Pass

Per ottenere il documento che permette di viaggiare liberamente e partecipare a eventi, spettacoli, concerti, feste e matrimoni, ci sono molte strade: lo spid, le app Io e Immuni, il fascicolo sanitario, persino il medico e la farmacia. Ed esiste anche un sito dedicato e già attivo (www.dgc.gov.it), dove si possono ottenere tutte le informazioni al riguardo.

Chi può ottenere il Green Pass

Cominciamo col dire che il Green Pass è gratuito: basta richiederlo e viene rilasciato in formato digitale o cartaceo con un QR code che ne verifichi l’autenticità e validità. Si ottiene dopo aver completato il ciclo di vaccinazione contro il covid-19, e anche 15 giorni dopo la prima dose, oppure dopo l’accertata negatività al tampone o guarigione. Anche chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca e la seconda dose di un altro vaccino potrà ottenere comunque il Green Pass europeo.

Tre “is megl che uan”

Vaccinati, guariti o negativi avranno un pass di durata differente: o nove mesi o sei, oppure 48 ore (in caso di negatività al test ma senza vaccino). Tre tipi di certificato quindi, ma tutti accomunati dai dati riportati: cognome e nome; data di nascita; malattia; struttura che ha rilasciato il certificato e identificativo univoco del certificato. Il pass dei vaccinati dirà anche quale vaccino è stato inoculato, quale dose e dove è stato somministrato.

Green Passa digitale o cartaceo

I millennial, vista la dimestichezza con gli strumenti informatici, non avremmo problemi a scaricare da app, sito o fascicolo sanitario il proprio documento: dovranno solo riportare negli appositi spazi il numero della tessera sanitaria e uno dei codici ricevuti via mail o sms dopo la vaccinazione oppure in seguito alla guarigione o negatività al tampone.

Medici e farmacisti si occuperanno, invece, di rilasciare il documento cartaceo dopo aver verificato i requisiti di idoneità al Green Pass. Sul documento ci sarà un codice QR che potrà essere letto al bisogno dagli addetti alla verifica. 

Chi verifica?

Deputati alla verifica del Green Pass non saranno solo pubblici ufficiali o addetti ai controlli di porti, aeroporti e stazioni. Ma anche chi ha un pubblico esercizio. Perché il pass serve anche per andare a ballare, qualora le discoteche vengano riaperte, per soggiornare in hotel e per andare allo stadio o ai concerti. E, nel caso italiano, anche per far visita a un anziano in una RSA.

Foto in copertina: Pixabay

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