Dipendenti ibridi: solo chi vale potrà lavorare da remoto
Un recente rapporto della società di consulenza Korn Ferry prevede l’emergere di una nuova gerarchia ibrida nel mondo del lavoro, in cui i talenti più promettenti godranno di orari flessibili, mentre il resto dei dipendenti sarà tenuto a recarsi in ufficio
Secondo Korn Ferry, “nel tentativo di attrarre lavoratori altamente qualificati, i professionisti dell’acquisizione di talenti si aspettano di consentire ad alcuni dipendenti di lavorare da remoto più frequentemente di altri”. Questo divario si manifesta anche tra i lavoratori con salari diversi, con i dirigenti che spesso beneficiano di maggiore flessibilità rispetto a chi occupa posizioni inferiori.
Ron Porter, socio senior di Korn Ferry ed esperto di risorse umane, ha sottolineato che «per la maggior parte delle persone, gli accordi tra i livelli più alti non sono molto chiari». In alcune aziende, i dipendenti più performanti ricevono già orari flessibili come riconoscimento per il loro impegno, mentre quelli con risultati medi non hanno accesso a tali privilegi, come riportato dal Wall Street Journal.
Porter ha avvertito che «il rischio è la disuguaglianza di tutto questo», che potrebbe avere un impatto negativo sul morale dei dipendenti. Mark Royal, partner senior di Korn Ferry, ha aggiunto che questa divisione “creerà invariabilmente delle sensibilità”.
Il rapporto arriva in un momento in cui grandi aziende come Amazon e JP Morgan Chase stanno ponendo fine al lavoro da remoto, nonostante le forti resistenze da parte dei dipendenti che desiderano maggiore flessibilità. Royal ha concluso affermando che «i candidati stanno dando priorità ad accordi di lavoro flessibili quando si tratta di scegliere, restare o andarsene»