Ecco come ce lo immaginiamo il giorno di lavoro perfetto
Tiffany Jana è una scrittrice, attivista e speaker. Fa parte del gruppo dei creativi che spesso si ritrovano a lavorare da soli, in perenne smart working, alla costante ricerca di un equilibrio tra vita-privata-e-lavoro. Non è facile trovarlo, ci vuole tempo ed esperienza, per questo Jana ha deciso di condurre un esperimento su sé stessa, durato circa vent’anni.
Il risultato? Dopo numerosi tentativi l’attivista è riuscita a concepire il ‘giorno di lavoro perfetto’, e ha deciso di condividere la sua esperienza sul blog Medium.
Vivi ogni giorno come se fossi in vacanza
Sembra impossibile, soprattutto quando si ha un lavoro da ufficio, ma in realtà più essere molto più semplice di quanto si pensi: vivere ogni giorno come se fossimo in vacanza può aiutare a ritrovare l’equilibrio. “Non importa se siamo bruciati dal sole o affaticati, quando siamo in vacanza facciamo di tutto per goderci al massimo le giornate, ammiriamo il tramonto o ceniamo nel migliore ristorante in città. Ci alziamo e andiamo, vincendo l’istinto di restare a poltrire sul divano del nostro Airbnb, proprio perché non vogliamo sprecare nulla”, scrive Jana. Secondo il suo punto di vista, questa sana fomo (fear of missing out, la paura di perdere le novità, ndr) dovrebbe essere impiegata tutti i giorni: “Andiamo a mangiare fuori, godiamoci la serata post-lavoro e soprattutto concediamoci del tempo per respirare e distrarci“.
Non aspettare la pensione per goderti la vita
Quante volte abbiamo detto (scherzando ma neanche troppo) ‘Non vedo l’ora di andare in pensione per riposarmi e viaggiare?’. Bene, è arrivato il momento di cambiare atteggiamento, smettendo di rimandare le gioie alla terza età. Nell’epoca delle grandi dimissioni, Jana suggerisce di rinegoziare i termini del proprio contratto, e laddove non è possibile ottenere un aumento bisogna chiedere in cambio la possibilità di fare smart working e avere più tempo libero. “Se necessario pianifica i tuoi obiettivi organizzando un calendario mensile o settimanale – spiega – io cerco di godermi un pochino di ‘pensione’ ogni singolo giorno. In un periodo fatto di cambiamenti climatici e virus invisibili non si sa mai, meglio prevenire”.
Cerca l’orgasmico ‘SÍ’
Ultimo, ma ovviamente non per importanza, lavora in un ambiente che ti faccia raggiungere successi degni di un orgasmico ‘SÍ‘. Il giorno di lavoro perfetto è la conseguenza diretta di un lavoro perfetto, e per ottenerlo ci sono due modi: cercandone uno nuovo, oppure adottando la strategia del job crafting, utile per trasformare le difficoltà del proprio suolo in punti di forza. A prescindere da quale delle due opzioni si scelga, secondo Jana bisogna lasciare alle spalle le attività che non ci regalano gioia.
“Non faccio più ciò che non mi piace, chiedo scusa. Prima della pandemia i miei compiti erano mangiare schifezze e morire lentamente. Assolutamente no, non ci sto. Se sono in tua presenza è perché è l’unico posto in cui voglio essere. Se partecipo a un progetto è perché credo fermamente nella nostra collaborazione consapevole, e credo che il mio contributo e quello dell’altra persona possano portare a ottimi risultati. Se le mie risposte o le mie aspettative non portano a farmi urlare un orgasmico ‘Sì’, allora me ne tiro fuori”.