Prendiamoci un momento per dire addio a Zoom, la piattaforma per meeting online più amata e odiata del mondo. Più funzionale di Google Meet, meno complicata di Microsoft Teams, ci ha accompagnato durante i mesi della pandemia e oggi ci perseguita. È diventata sinonimo di call noiosissime con capo e colleghi. Inutili, per lo più.
Ma perché addio? Secondo Fast Company c’è una app per meeting online molto più funzionale, che è pronta a rivoluzionare il mondo delle riunioni da remoto. “Siamo così assuefatti dalla tecnologia che per mesi abbiamo utilizzato device e software in modo passivo senza pensare che potrebbero essercene di migliori”, scrive il giornalista JR Raphael.
Ossessionato dalle novità tech e dalla ricerca degli strumenti più efficienti, Raphael si è imbattuto in una piattaforma di cui “Nessuno potrà più fare a meno“, e ha raccontato nei dettagli tutti i suoi pregi.
La rivoluzione Switchboard
“Mi sono imbattuto in un nuovo strumento chiamato Switchboard. Reinventa completamente il modo in cui interagiamo e lavoriamo con altre persone online. Elimina la condivisione unilaterale e offre una dose di collaborazione simile al mondo reale. E, senza esagerare, è naturale, sensato e intuitivo. Una volta utilizzato non riuscirete a tornare indietro, non sarà più possibile guardare i vecchi sistemi di videoconferenza allo stesso modo”.
Switchboard è stato creato da Amir Ashkenazi. Il founder non è nuovo nel mondo delle startup, già in passato aveva lanciato Shopping.com (comprato da eBay) e Adap.tv (acquistato poi da AOL); e questa volta, dopo due anni di progettazione, si è tuffato nel mercato dei meeting online. Ashkenazi cercava una piattaforma che gli permettesse di continuare a fare le sue lezioni di chitarra online, ma nessuna delle app esistenti sembrava veramente interattiva.
“Ho capito gli strumenti che oggi chiamiamo piattaforme di collaborazione da remoto sono in realtà solo strumenti di comunicazione. – spiega il founder – Ci permettono di vederci e sentirci a vicenda e persino di mostrare uno schermo, ma quando vogliamo davvero fare qualcosa insieme non sono all’altezza”.
Simile al mondo reale
Su quali aspetti dei meeting ci concentriamo in ufficio, nel mondo reale? “Nell’ufficio reale, ci concentriamo sui contenuti – prosegue Ashkenazi – Nelle videoconferenze, ci concentriamo sui volti. Ma questo non è naturale, non dovremmo fissare i nostri colleghi tutto il giorno”.
Switchboard sposta invece il focus su tutti i materiali presentati durante il meeting. Si possono avere più app aperte contemporaneamente, è inoltre possibile accedere a qualsiasi altro servizio (come con qualsiasi browser) senza perdere la connessione o subendo rallentamenti. E, soprattutto, tutti i partecipanti della stanza virtuale possono vedere e lavorare insieme sulla presentazione; “Proprio come se fossero accanto a te, in ufficio, a lavorare sullo stesso computer”, conclude questa volta JR Raphael.
E per quanto riguarda i volti? Come anticipato, su Switchboard, non sono più il focus primario. La piattaforma mostra tutti i volti dei partecipanti all’interno di icone rotonde, con la differenza che non sono statiche sulla barra superiore dello schermo, ma si possono muovere, ingrandire o rimpicciolire.
Se volete provarlo, Switchboard è gratuito, e sarà così per tutto il 2022, dopodiché passerà alla modalità freemium (possibilità di scegliere tra versione gratis e a pagamento).
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