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Imparare la Storia con le serie tv. Per i millennial, a storia la fanno i produttori

22 Novembre 2017
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A scuola la Storia è sempre stata una palla mortale: troppe date da ricordare, troppi personaggi con nomi impronunciabili, troppe morti, successioni, cambi di partito, tutto quel cervello da usare. Roba da far girare la testa. Poi sono arrivate le serie tv e improvvisamente imparare la Storia ha assunto tutto un altro aspetto. Chissenefrega di Tacito quando c’è HBO?

E che aspetto… Vedere sui libri illustrazioni di uomini in calza maglia con copricapi demenziali persino per lo stilista più avanguardista della settimana della moda è un conto, rifarsi gli occhi davanti a un Jonathan Rhys Meyers in pantaloni attillati di pelle è decisamente un altro paio di maniche. Ed improvvisamente si diventa esperti mondiali dell’era de I Tudor. In più HBO docet: con un po’ di pelle scoperta tutto diventa più interessante. E chi si pone più questioni sull’accuratezza storica quando è palese che gli Inglesi abbiano dovuto sottomettere la Scozia per pura invidia nei confronti delle prestazioni dell’Outlander Jamie Fraser.

Per i meno venali può bastare un po’ di romanticismo. Non dateci la Storia, ma dateci una bella storia d’amore. Passino le guerre e passino le carestie se è quello che bisogna sopportare per avere le dichiarazioni d’amore sotto la neve di Downton Abbey e i balli a palazzo occhi negli occhi di Victoriacon gli occhi a cuore la vita si tinge di rosa.

Imparare la storia di battaglie campali sui libri non avrà mai lo stesso impatto di vederle su uno schermo: gli eroi hanno bisogno di volti umani e noi abbiamo bisogno di un po’ di sano splatter, di vedere quei volti sporchi e coperti di sangue. Poche parole e tanta azione ed ecco che siamo tutti fan di Vikings, tanto da non dubitare nemmeno più su chi abbia veramente scoperto l’America.

The Crown ha aperto tutto un altro mondo, permettendoci di spiare dal buco della serratura la vita di uno dei personaggi storici più influenti del nostro tempo. Tutti sono impazziti all’idea di poter aprire uno spiraglio in quell’universo fatto di cappellini e vestiti color pastello, di potere e di tradimenti. Lady D ci ha mostrato per la prima volta le ombre dietro i palazzi patinati e da allora ne vogliamo sempre, sempre di più. Ma niente paura, ormai la Storia la fanno i produttori e i produttori, si sa, sono incredibilmente generosi. 

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