“Capovaro posso andare?”
Paolo Villaggio è morto all’età di 84 anni, dopo una carriera cinematografica che ha innalzato Fantozzi a icona della schiavitù occupazionale. Film comici, qualcuno talmente comico da essere drammatico. Perché noi millennial che abbiamo seguito solo una parte della sua produzione, non dovremmo piangerlo?
Perché lui è quello che ci ha fatto ridere sempre in qualsiasi occasione, anche dopo 40 anni dall’uscita dei suoi film si continua a ridere, anche quando li hai messi in play miliardi di volte; e a questo punto sono dell’idea che piangere per una persona che ha fatto di tutto nella sua vita per farci ridere sia un disonore verso la vittima.
Ugo Fantozzi era la comicità con una dose massiccia di critica sociale: l’impiegato schiavo, le multinazionali con un miliardo di posizioni gerarchiche, l’agognata pensione; questa era la comicità vera.
Riassumiamo il core, anche se spero che non abbiate mai fatto l’errore di non aver mai visto uno dei 10 film della serie.
Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis, è un impiegato nella Italpetrolcemetermotessilfarmo
Ora la vostra serata ideale potrebbe essere “mutandoni, canottiera, insalatone, birra ghiacciata e rutto libero” davanti a un film di Fantozzi, oppure chiamare un paio di amici e guardarlo mentre si sorseggiano “Tre scotches!”
Ciao Paolo!
Perché dovresti guardarlo?
- Sei triste, guarda Fantozzi che ti passa.
- Sei felice, guarda Fantozzi che lo sarai ancora di più.
- È meglio di qualsiasi libro di sociologia e antropologia.
Meglio evitarlo se:
- Preferisci l’umorismo inglese o americano. (io Fantozzi non lo sostituirei minimamente con Una notte da leoni o un film di Woody Allen)
- Non ti piace il cinema italiano
- È troppo vecchio ormai e non sopporti che non ci siano effetti speciali.
Dove lo puoi guardare?
Tim Vision o Infinity TV.
Quanto tempo ti mangia?
2 orette a film.
LEGGI ANCHE:
Biopic o biofiction che ricordano Gianni Versace a 20 anni dalla morte