Non è una novità: quando usiamo Instagram, Facebook o Twitter c’è un qualcosa di inspiegabile che ci cattura per ore.
Una volta entrati nel loop, tra video buffi di gattini e vacanze in posti strepitosi, viene difficile smettere. Ma la domanda che sorge spontanea è: i social creano davvero dipendenza? Possiamo smettere di usarli? E, soprattutto, è davvero necessario farlo?
La dipendenza dai social: il sistema delle ricompense
Recenti studi hanno evidenziato che lo scrolling eterno a cui siamo sottoposti genera nel nostro cervello dei meccanismi simili a quelli del gioco d’azzardo e delle droghe pesanti. L’utilizzo dei social è infatti strettamente collegato alla produzione di dopamina. Questo può avere effetti molto negativi come, ad esempio, la diminuzione della nostra soglia di attenzione, che è passata negli ultimi 15 anni da 12 secondi a 8. Un grande traguardo: siamo riusciti ad aggiudicarci una capacità di concentrazione minore di quella di un pesce rosso, che riesce a focalizzarsi su un oggetto per un massimo di 9 secondi.
Quali sono, dunque, i meccanismi che generano questa dipendenza? Possiamo immaginare il nostro telefono come una sorta di macchinetta: quando riceviamo un messaggio, l’effetto che ha su di noi è lo stesso che si ha quando si vince un premio. Da lì il continuo controllare lo schermo per vedere se ci sono nuovi messaggi.
Secondo un’analisi di Countercurrents, in media un Millennial prende in mano il telefono 150 volte al giorno, mentre un lavoratore medio da ufficio controlla la propria casella mail 30 volte all’ora. Il nostro cervello brama una notifica come un cocainomane brama una nuova dose.
Non solo effetti negativi: quando i social ci fanno bene
Uno studio del 2022 ha posto alcune domande a un migliaio di utenti social per capire come questi abbiano influenzato la vita di tutti i giorni. La ricerca ha dato dei risultati inaspettati. Circa l’80% degli intervistati ha espresso un giudizio positivo nei confronti dell’utilizzo dei social. Inoltre, il 94% dei lavoratori afferma di percepire i social media come una sorta di ricarica dallo stress per sentirsi più produttivi.
Tra gli effetti benefici percepiti da chi utilizza i social network, lo studio ha individuato la possibilità di stare più in contatto con amici e famiglia, di diffondere notizie ritenute importanti e di costruire relazioni. Inoltre i social vengono considerati da molti uno spazio in cui dare sfogo alla propria libertà di espressione e creatività.
Ultimo, ma non meno importante, il 54% dei lavoratori ha trovato impiego presso un’azienda scoperta casualmente mentre controllava LinkedIn. I social, infatti, sono utili anche per la loro capacità di creare una rete di contatti e per la possibilità di proporsi a nuovi datori di lavoro.
Fonte: https://passport-photo.online/it-it/blog/scrollare-social-media-dopamina-studio/