Celebrare le arti manuali e l’eccezionalità territoriale è un tema ormai essenziale per tutte le generazioni. Ecco MAM di Fondazione Cologni, un premio che trasforma l’artigianato e l’eccellenza del nostro Paese in ispirazione per l’economia del futuro
Si può essere ottimisti quando le botteghe artigiane italiane vedono decuplicare le bollette? Sì, è un dovere, verso l’identità italiana e verso un futuro che riguarda le generazioni a venire. E poi sì, perché dopo aver assistito alla premiazione della quarta edizione di MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, ci si rende conto del giacimento di ricchezza, umana e sapienziale, che i maestri artigiani custodiscono.
«È vero, noi non avremo il gas, ma abbiamo queste», ha detto, mostrando le mani, Alberto Cavalli, direttore generale di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte sul palco del Teatro Litta di Milano, all’inizio della cerimonia.
Ed eccole queste mani: i nuovi Mam premiati nel corso degli anni sono molti e in tutte le edizioni a colpire è sempre l’atteggiamento che li caratterizza nel ritirare il premio mentre sfilano sul palco: nessuna spocchia, molto carisma e umiltà.
Sono Maestri veri, che arrivano da tutte le regioni per un riconoscimento unico in Italia promosso da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in collaborazione con ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Pochissimi gli assenti nella grande rosa dei premiati del 2022, in presenza, dopo gli anni della Pandemia.
Chi sono i Maestri d’arte e mestiere
I Maestri d’Arte sono personalità che eccellono nelle tecniche artistiche manuali appartenenti a 23 categorie dell’artigianato artistico: dalla ceramica alla gioielleri, dalla cucina alla profumeria, fino alla meccanica, al mosaico, alla pelletteria e alla stampa d’arte.
L’obiettivo della Fondazione Cologni è fin dalla nascita la promozione di un mondo affascinante che è necessario proteggere, di un Made in Italy autentico che si guadagan il rispetto all’estero, ma di cui non si parla abbastanza, nonostante rappresenti non soltanto una ricchezza tradizionale ma anche una capacità di innovare unica.
I Maestri sono eccellenze che resistono a fenomeni inarrestabili come la globalizzazione, il fast fashion, l’eccesso della produzione in serie. Fenomeni che spesso ci ubriacano e ci fanno dare per scontate le straordinarie opere di artigianato, il saper fare, la passione e il valore umano.
MAM per l’arte manuale, come una volta
MAM mira proprio a rendere omaggio a queste mani e intelligenze resilienti che non cedono di un millimetro alla loro idea di bellezza, che si esprime anche grazie alle peculiarità dei territori in cui vivono e operano. Tanto per citare alcuni Maestri premiati: non ci sarebbe lo stile di accoglienza di Aimo e Nadia, se il loro “Luogo” non fosse Milano. Così come non ci sarebbero geniali artisti della gioielleria come Paolo Pagliai senza lo spirito di Firenze.
Come sono valutate le forme d’arte?
MAM ha a sua disposizione una speciale struttura organizzativa che ha permesso di vagliare con criterio e sapienza le candidature dei Maestri. Gli organi di valutazione sono stati selezionati tenendo presenti i criteri di eccellenza individuati da Fondazione Cologni sulla base di una ricerca ad hoc.
Artigianalità, Autenticità, Competenza, Creatività, Formazione e Trasmissione, Innovazione, Interpretazione, Originalità, Talento, Territorialità, Tradizione: sono le undici parole chiave di MAM, i criteri con i quali gli esperti valutano il grado di eccellenza e permettono di emettere un giudizio che valorizzi la vera maestria nel saper fare.
Una seconda selezione è stata sottoposta al giudizio della Commissione Generale, composta da 15 autorevoli nomi del mondo della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria e della comunicazione. La Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha inoltre riunito una propria Commissione, costituita da specialisti dei 13 settori di riferimento.
Dagli artigiani per gli artigiani: una medaglia al saper fare
La Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato le fusioni in bronzo destinate ai partecipanti. L’immagine rappresenta l’allegoria del Maestro d’Arte: una figura maschile nell’attimo di concentrazione e riflessione creativa. Sul fondo, una stella a sette punte che rappresenta il “tutto” in movimento, ovvero la comunicazione tra i mondi della creazione e dell’alto artigianato. Una dedica alla creatività, alla manualità e ai valori del maestro che crea bellezza.
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