Sono passati esattamente 50 anni dalla sua esecuzione e l’anno scorso la Lega Nord ha utilizzato la celebre icona per un manifesto che fece scalpore. Guevara era presentato di colore verde e gridava “unisciti alla rivoluzione”. In molti pensarono ad uno scherzo. Lega Nord=verde=destra=reazionari VS Che Guevara=rosso=sinistra=comunisti. Ma siamo sicuri sia davvero così? In sintesi: Che Guevara comunista? La risposta alla Fabbrica del Vapore di Milano.
Be’, di certo Guevara lottava per una Panamerica unita e non per la secessione. Noi di TheMillennial.it siamo stati alla mostra “Che Guevara – Tu y Todos” inaugurata il 6 dicembre a Milano dalla Fabbrica del Vapore. La mostra monografica è ricca e magistralmente diretta da Daniele Zambelli. Abbiamo così cercato muovendoci tra foto, racconti, proiezioni e le musiche di Andrea Guerra, di capire se si possa dire o no: “Che Guevara comunista”.
La stragrande maggioranza di noi Millennial conosce il comandante solo per etichette (più o meno storicamente corrette): un medico argentino, un sognatore, un omofobo, un assassino, un rivoluzionario. In pochi sanno veramente qualcosa della vita di Ernesto Guevara. I più fortunati avranno visto il film Diarios de motocicleta con il favoloso Gael García Bernal ad interpretare il giovane viaggiatore, e avranno avuto uno spaccato della vita di quello che era l’uomo fuori e prima della guerriglia.
Aver partecipato alla rivoluzione cubana fa di lui un comunista? Nel 1976 la costituzione definisce Cuba uno stato socialista.
Che Guevara insieme a Fidel Castro ed altri statisti in giro per il mondo erano formalmente dei non-allineati.
Questo significa che lottavano contro l’ideologia capitalista e colonialista dell’epoca, quella statunitense, inglese, italiana e così via. Tra i non allineati troviamo il nonno di Kim Jong-un e Tito, personaggi con cui il comandate si incontrò durante la sua vita. Ma non essere un capitalista non ti trasforma in automatico in un marxista ortodosso.
Che Guevara comunista? Ecco cosa dirà a proposito delle sue azioni: “Se ciò che facciamo vi sembra comunista allora siamo comunisti: se ci domandate siamo affiliati al Partito Socialista Popolare la risposta è no.”
Fidel Castro, nell’incipit del libro che raccolse gli ultimi appunti presi da Guevara prima di morire in Bolivia, spesee parole pesanti:
“Potrebbero essere interessati a che questo Diario non venga mai conosciuto coloro i quali facendosi chiamare marxisti, comunisti e fregiandosi di altri titoli di questo tipo non hanno esitato a chiamare il Che un visionario, un avventuriero e nei casi più benevoli un idealista.”
Siamo giunti così al momento di rispondere al quesito: “Che Guevara comunista?”
Sì. Almeno nel senso che sosteneva l’idea e il bisogno di creare un uomo nuovo, un uomo diverso da quello modellato dal capitalismo.
Nel suo discorso ai giovani comunisti afferma:
“Il giovane comunista deve essere soprattutto umano, talmente umano da rasentare la perfezione […]; E se ci dicessero che siamo quasi dei romantici, che siamo degli idealisti inveterati, che stiamo pensando cose impossibili e che non si può ottenere dalla massa di un popolo quello che è quasi un archetipo umano, noi dobbiamo rispondere mille volte di sì, che si può, che abbiamo ragione, che tutto il mondo può progredire”.
Il punto è che i comunisti non sono tutti uguali, come per decadi qualcuno ci ha invece fatto credere. Partendo da una base Marxista-Lenista si sono sviluppati diversi comunisti e ci sono comunisti che hanno disconosciuto Che Guevara e Castro e che a loro volta sono stati accusati dagli stessi di sostenere i capitalisti imperialisti.
Il comunismo è una teoria, che ha fallito in alcune sue applicazioni pratiche, come in Russia. Questo non la rende però sinonimo di fallimento come siamo abituati a credere. Al contrario questa teoria ci permette di immaginare altre possibili sperimentazioni e applicazioni.
Che Guevara comunista, è vero, ha perso due guerriglie su tre, questo lo rende per molti un perdente visionario come lui ben sapeva. Dobbiamo però capire che Che Guevara non è sinonimo di Stalin e che non è nemmeno sinonimo di ragazzo che si fa le canne al centro sociale.
Guevara affermerà nella prefazione del libro Il partito marxista-lenista: “Il marxista deve essere migliore, il più onesto, il più completo degli esseri umani, ma sempre, sopra ogni cosa, dev’essere umano”.
Uno “Stay Human” che suona molto simile a quello di un altro martire, Vittorio Arrigoni.
La mostra “Che Guevara – Tu Y Todos” proprio questo mette in mostra, la storia di un uomo, che in molti ai giorni nostri non conoscono. Non la storia di un’etichetta, o di un’icona, o di un’idea politica.
Nota dell’autore:
Con questo articolo non intendo dare alcuna visione politica ai Millennial o a TheMillennials.it . Sono lontano dagli -isti d’ogni sorta: comunisti, fascisti, animalisti e giornalisti che siano. La mia vuole essere la riflessione su un tema ed una definizione che viene data per scontata spesso per ignoranza “Ernesto Guevara comunista”.
La mostra consigliata per scoprire la vita del personaggio, “Che Guevara – Tu y todos”, è ideata e realizzata da Simmetrico Cultura, prodotto da ALMA, RTV Comercial de l’Avana e il Centro Studi Che Guevara de l’Avana.
Approfondimento musicale per conoscere la vita di Che Guevara:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLkYZpfrkErLuS7QN3T4qtNemEgYJ64fFd
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