Baby serie tv a prima vista sembra la solita storiella adolescenziale, o il remake appena un po’ più piccante di Tre metri sopra il cielo. Invece ha più punti in comune con Elite, uscita alcuni mesi fa sempre su Netflix. Per le sue sei puntate questa serie si è, però, ispirata alla storia vera delle baby-squillo dei Parioli, che fece scandalo nel 2014.
Le protagoniste indiscusse di Baby serie tv sono Chiara (Benedetta Porcaroli) e Ludovica (Alice Pagani), due ragazzine della Roma bene che, pur vivendo in mezzo ad agi e frequentando una scuola esclusiva, avvertono tutta la difficoltà dell’essere adolescenti.
Ad aiutarle nella loro discesa verso un abisso fatto di uomini adulti che approfittano della loro fragilità e coetanei che le giudicano, ci sono ipocrisia, famiglie disfunzionali (con una Isabella Ferrari che interpreta l’ennesima madre svampita), insegnanti ciechi e il desiderio di sentirsi grandi.
La crudezza di Baby serie tv serie probabilmente vi farà rimpiangere la vostra adolescenza da Millennial, quando il cellulare non poteva essere un’arma di ricatto e i vostri genitori facevano la guardia dietro la porta di se tornavate dopo le due di notte.
L’adolescenza della generazione Z a quanto pare è molto più complicata, e per coglierla la scrittura è stata affidata al collettivo Grams, tutti giovani autori sulla ventina, che hanno saputo sicuramente dare voce, almeno in parte, ai ragazzi di oggi, scegliendo anche una colonna sonora di canzoni indie e trap per lo più.
Tra le pecche della serie c’è, invece, la tendenza a isolare il caso delle due ragazzine che incappano nello sfruttamento minorile connotandole come “sbagliate”, come quelle a cui succedono queste cose perché non si adeguano al comportamento comune. Abbastanza inquietante è anche la scelta di lasciare solo alla fine della serie il cuore della vicenda, edulcorando i primi incontri delle protagoniste con uomini sconosciuti e il loro progressivo ingresso nel mondo della prostituzione (seppure inconsapevole all’inizio).
Tuttavia vale la pena dare una possibilità a Baby serie tv, a patto di non avere adolescenti di cui occuparvi a breve, dato che tutta l’ansia che non provano loro potreste incominciare a provarla voi.
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