Movida in alta quota tra après ski, club e festival. La parola agli esperti
Le alpi come sfondo e sottofondo, location atipiche e non: da tempo la musica elettronica ed i dj hanno preso possesso in Italia e all’estero delle montagne e tutto quelle che vi gravita intorno. Ecco dove, con il prezioso aiuto di un paio di autorevoli esperti in materia
APRÈS SKI
Après ski: lo dice la parola, anzi le parole: dopo sci, ovvero che cosa fare dopo aver sciato. E che cosa c’è di meglio che ballare su tavoli in legno e darsi alla pazza gioia mentre un dj suona come se non ci fosse un domani? Organizzazioni che non si limitano ai set in rifugi e dintorni ma anche in altre location, come la crew di Lab Apres Ski di Madonna di Campiglio, che a fine novembre ha organizzato un festival con J-AX, Ludwig e DJ Matrix e a Capodanno si trasferisce al Palasport di Carisolo con il format Malachica e la voce di Jeanine; è un autentico pool di après ski invece quello allestito dal team di Super G, presente a Courmayeur, Cervinia e Madonna di Campiglio, con le sue feste White Party e F**K Summer, con ospiti quali Anna, Guè, Tony Effe, nomi che sono soliti riempire club e palazzetti con migliaia e migliaia di persone. A Selva di Valgardena spadroneggia lo Snowbar Ruacia, che ogni giorno propone dj set e musica dal vivo.
E quale musica si suona negli après ski? La parola all’esperto.
L’après-ski rappresenta la massima applicazione della regola ‘conta più il brano giusto al momento giusto che il brano rilasciato ieri’ – spiega il dj e producer milanese Sandro Bani, in console tra fine e inizio anno allo Snowbar Ruacia – Con un pubblico sempre diverso giorno per giorno e proveniente da svariati paesi come Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera e Olanda è bellissimo proporre i brani più divertenti degli ultimi vent’anni! Si può suonare un singolo del Il Pagante, così come Disco Pogo dei Die Atzen ma anche un brano di CamelPhat o perché no It’s My Life di Bon Jovi; leggendo la pista a cuor leggero e con cognizione di causa, il risultato è meraviglioso! Provare per credere!”.
DISCOTECHE
In alta quota non mancano le discoteche, che aprono quasi tutte durante il fine settimana di Sant’Ambrogio, propongono il meglio della loro programmazione durante le festività di fine e inizio anno, qualche locale omaggia come merita il Carnevale, i più ardimentosi si spingono sino alla fine stagione sciistica se non addirittura sino a Pasqua, anche quest’anno quando cade il più tardi possibile, ovvero domenica 20 aprile 2025. Qualche esempio? A Canazei l’Hexen Klub, a Cortina Bilbò e Hierbas, a Courmauyer Repvblic e The Club, a Madonna di Campiglio il Des Alpes, al Sestriere il Tabata.
Organizzare un party in alta quota richiede regole ed un approccio differenti rispetto alle feste al livello del mare? Anche in questo caso parola all’esperto.
“Servono poche regole, ma molto chiare – spiega Alessandro Imarisio meglio noto nel settore come Ale Big Mama, consulente per il gruppo Repvblic, locale ubicato sia a Milano sia a Courmayeur – Internazionalità, ovvero sapersi rivolgersi ad un target eterogeneo e ad un dancefloor che è un mix tra Saint Tropez e Milano, tra Roma e Londra. Versatilità: mescolare stili, linguaggi ed atmosfere, in quanto in alta quota il pubblico cambia ogni settimana, se non ogni week-end”.
Aggiungiamo esperienza e adattabilità?
“Esattamente. L’altitudine regala un panorama mozzafiato, si balla in un contesto rustico e goliardico, dove l’hype si crea in cima alla seggiovia e la fatica cede il passo a ritmi contagiosi. Il tutto tenendo ben presente che in alta quota si deve sempre essere pronti a fronteggiare il tempo instabile, servono quindi piani B, C e D e pertanto i rigidi schematismi del clubbing cittadino devono cedere il passo a maggiore elasticità in modo che ognuno trovi il suo posto al sole, anzi sulla neve!”.
FESTIVAL
Da anni il fascino della montagna ha fatto breccia anche nel mercato dei festival che abbiano come protagonista la musica elettronica. Lo dimostra la presenza in calendario di appuntamenti di primissima fascia, in calendario in particolare in Austria, in Francia, in Svizzera e in quel di Andorra.
Da sabato 15 a sabato 22 marzo è in programma all’Alpe d’Huez (Francia) Tomorrowland Winter, l’edizione invernale dell’epico festival belga, che proporrà oltre 150 artisti, quali Amelie Lens, Meduza e Nina Kraviz; doppio week-end a Crans Montana (Svizzera) per il festival Caprices, in calendario da venerdì 4 a domenica 6 e da venerdì 11 a domenica 13 aprile 2025 con Black Coffee, Ben Klock e Luciano; da venerdì 4 a lunedì 7 ad Andorra elrow snowrow con Adam Beyer, Guti e Marco Carola; da lunedì 7 a sabato 12 torna a Mayrhofen (Austria) Snowbombing, con Armand van Helden, The Prodigy e TSHA.
Si fa davvero festa in alta quota, la si fa sempre di più, la si fa sempre meglio.
foto d'apertura: Tomorrowland Winter