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I vantaggi dell’acquisto di ricambi per auto di seconda mano per Volvo

13 Dicembre 2022
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La storia della Volvo ha inizio nel 1927, anno in cui nasce il primo modello all’interno dello stabilimento di Göteborg, in Svezia.

Si tratta della ÖV4, una cabriolet dotata di un motore 1.9 a benzina. Ma se è stata la variante chiusa, ossia la PV4, ad ottenere un maggior successo, in quanto più adatta al clima nordico e particolarmente freddo.

Il successo della Volvo oltre i confini svedesi non è arrivato subito, ma le cose sono cambiate una volta terminata la seconda guerra mondiale. Nel 1947 entra in commercio la PV444, la prima auto ad avere una grande diffusione, oltre ad essere la prima ad avere in dotazione un telaio a scocca portante. Da quel momento in poi, la Volvo è diventata una delle case automobilistiche di riferimento a livello mondiale: non per nulla le sue vetture sono distribuite in circa 100 Paesi.

Uno dei principali obiettivi dell’azienda è la sicurezza. Costruisce infatti “auto per persone che hanno a cuore le altre persone”. Tutto è pensato nei minimi particolari, così da garantire la sicurezza non sono del conducente, ma anche degli altri passeggeri. Ed è proprio grazie a questa filosofia che il marchio ha conquistato la fiducia dei suoi clienti.

Quali sono i modelli Volvo più diffusi?

Il simbolo della Volvo riprende, non a caso, l’antico simbolo chimico utilizzato per l’acciaio, proprio per richiamare quello di ottima qualità utilizzato dall’azienda per la produzione delle sue auto.

Come premesso, la produzione è improntata soprattutto sulla robustezza delle vetture, e anche sulla resistenza in determinate condizioni climatiche, soprattutto per quanto riguarda le zone del Nord Europa.

La Volvo ha diversi modelli rappresentativi: oltre a quelli già citati, possiamo annoverare anche la berlina P120 e la coupé P1800, fino ad arrivare alla prima utilitaria, ossia la 66, derivata dalla Daf 66. Questa fu poi sostituita dalla Serie 300, che restò in listino per ben 15 anni.

Ma una delle auto maggiormente rappresentative della Volvo è sicuramente la 240, di cui sono stati prodotti circa tre milioni di esemplari dal 1974 al 1993. Con la 240 la station wagon, che fino a quel momento era considerata una tipologia di auto destinata solo al lavoro, diventa di tendenza. Viene così richiesta nel mercato dell’usato, che l’azienda si convince a introdurre sia nella versione con gli allestimenti spartani, ovvero la Polar, che in quella con rivestimenti più ricercati, la Super Polar.

Nel 1999 Ford ha acquistato Volvo, che poi passerà nel 2010 alla casa cinese Geely. Oggi vanta una vasta gamma di modelli di vario tipo e dimensioni, a benzina, diesel ibride ed elettriche.

Dal momento in cui Volvo produce auto di fascia medio-alta, l’acquisto di eventuali pezzi di sostituzioni potrebbe rivelarsi costoso. Ecco perché una soluzione di risparmio potrebbe essere quella di acquistare parti di automobili già usate: questa si presenta come una scelta non solo economica ma anche sostenibile, che mira a ridurre l’impatto ambientale creato sia dalla produzione che dallo smaltimento dei vari pezzi. Scopri di più qui.

Volvo e le previsioni per il 2025

Oggi Volvo, in linea con le altre case automobilistiche, mira al mercato dell’elettrico, ma con un’importante differenza: una parità di prezzo tra auto elettriche e a combustione. Ad ipotizzarlo sarebbe anche l’amministratore delegato di Volvo, Jim Rowan, che nel corso della presentazione del nuovo modello di punta dell’azienda, il SUV elettrico EX90, ha azzardato questa previsione: “Pensiamo di arrivare alla parità di prezzo intorno al 2025, anno in cui la tecnologia ci consentirà di abbattere i costi legati alla batteria. Avremo meno batterie, ma con più autonomia. E con costi più bassi. Ci stiamo arrivando”.

L’obiettivo è quello di abbattere proprio il costo della batteria grazie alla collaborazione con l’azienda cinese Contemporary Amperex Technology, per mezzo della quale la Volvo è riuscita a far scendere il costo della batteria a 131 dollari per kilowattora. Ma l’obiettivo a cui mira l’azienda per il 2025 è riuscire a far scendere il prezzo sotto i 100 dollari, grazie anche ad un maggior sviluppo della tecnologia legata alle celle LMFP, che dovrebbe apportare una maggiore autonomia e un prezzo ancora più competitivo.

La previsione di Rowan, quindi, può essere effettivamente verosimile per la sua azienda, visto che produce auto di fascia alta e medio-alta, ma lo stesso non si può dire anche per gli altri marchi.

in copertina: https://pxhere.com/en/photo/1079335

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