Lezioni intensive di silenzio per millennial troppo connessi su Whatsapp
Un invito, che a ben guardare è molto di più: se la generazione Zeta riesce a studiare con la musica lo-fi in cuffia, i millennial non hanno ancora trovato la strada giusta.
Craving for Silence – Silenzio: il lusso contemporaneo?
Apro whatsapp e vado nelle impostazioni. Clicco su “impostare il messaggio di assenza”. Scrivo: “Sarò ad un ritiro di silenzio dal 13 al 17 di Giugno, vi risponderò al mio rientro Lunedì 18.” Salvo. Sono pronta.
Quand’è stata l’ultima volta che sei stato senza telefono per più di 18 ore?
Quand’è stata l’ultima volta che sei stato senza guardare nessuno schermo per più di 12 ore?
Quand’è stata l’ultima volta che sei stato senza parlare per più di 10 ore?
Se la risposta è “di recente”, allora congratulazioni, fai parte di quella piccola percentuale di persone che ha preso coscienza dei benefici del silenzio e dell’importanza dell’ascolto profondo.
Se la risposta è “non ricordo” o “avevo 13 anni”, congratulazioni lo stesso perché hai appena fatto il primo passo verso la consapevolezza. E ora?
Seguimi in questa camminata meditativa:
“Unisco i piedi, allargo le dita e le richiudo afferrando anche con il mignolo del piede il calzino. Tutta la pianta del piede è ben radicata, porto l’attenzione sul mio mignolo destro e poi sul sinistro. Li sento. Il mio respiro viaggia dal mignolo alla corona. Noto i piccoli movimenti che il corpo automaticamente compie per aggiustarsi.”
Le finestre anti-rumore non sono la soluzione
Siamo bombardati da suoni provenienti da tutte le direzioni: traffico, tecnologia, il tran tran della vita moderna. Siamo talmente abituati al rumore che non ci facciamo neanche più caso, come se avessimo modificato il volume di sottofondo alle nostre vite, aumentandolo di qualche decina di decibel.
Conosciamo la storia e come siamo passati a vivere dalla campagna alle città. Questo processo è stato parte della nostra evoluzione ma il prezzo che abbiamo pagato è tuttora caro: abbiamo messo da parte il dialogo con l’ambiente che ci circonda, una cosa che ci caratterizza in quanto esseri viventi.
Difatti, per ragioni evoluzionistiche, e quindi di sopravvivenza, l’essere umano si adatta all’ambiente che lo circonda. Ma vi siete mai chiesti che cosa accade se l’ambiente a cui dobbiamo adattarci è quello di un grattacielo in una metropoli illuminata da luci artificiali, in cui ti regalano il silenzio solo le finestre insonorizzate del tuo appartamento? Bio-chimicamente che cosa avviene?
“Inizio lentamente a spostare il peso sulla gamba sinistra fino a che a che il piede destro non sia totalmente scarico. Il peso del mio corpo è totalmente spostato a sinistra. Inspiro: inizio a sollevare il piede destro. Espiro: appoggio lentamene il tallone e poi la pianta del piede tarso, metatarso, falangi.”
Dicevamo, Bio-chimicamente che cosa avviene?
L’impulso che l’essere umano riceve dall’esterno e poi rielabora nelle diverse aree del cervello è quindi composto da suoni quali clacson, telefoni, urla, notifiche luci artificiali e parole, troppe parole, parole di troppo.
Questi input stimolano il sistema nervoso autonomo e in particolare il sistema simpatico (che di simpatico ha soltanto una cosa: l’obiettivo di voler trovare un’armonia interna). Quindi il sistema simpatico si attiva quando si è sottoposti a situazioni di stress. Essendo anche l’area del nostro cervello deputata alla fuga, al pericolo, alla sopravvivenza, la combinazione di rumori e stress porta squilibrio interno nel nostro organismo.
In poche parole il nostro sistema nervoso simpatico ci fa credere che viviamo costantemente in una condizione di pericolo.
“So che sto camminando. Ogni movimento avviene senza fretta, sto godendo di ogni passo. Ogni pensiero, ogni sensazione è per me. Mi sento.”
Ritiro di Silenzio: rinascere nella quiete.
Un reset totale: questa à l’opportunità che offre il silenzio. Passare 4 giorni senza schermi, senza telefoni, senza parlare è un immenso regalo che possiamo fare a noi stessi, è un lusso.
Il ritiro in sé e un’esperienza unica e transformativa, ci si immerge in un ambiente tranquillo e privo di distrazioni, con l’obiettivo di riconnettersi con il proprio mondo interiore e di raggiungere un livello più elevato di conoscenza di sé e di pace mentale.
Durante un ritiro silenzioso, i partecipanti si astengono volontariamente dal parlare e dal comunicare verbalmente con gli altri. Nonostante ciò non è un evento solitario; piuttosto, si pone l’accento sul legame senza parole – sentendo davvero la presenza di se stessi e di tutto ciò che ci circonda.
Eliminando le distrazioni esterne, ci si può concentrare sulla propria presenza e sul momento presente.
Mi fermo, i piedi si trovano a larghezza bacino, le ginocchia sono morbide. Sono cosciente di questa posizione. Appoggio le mani sul cuore, lo sento battere. Gli uccelli cantano, l’odore di oceano mi invade mentre prendo un respiro profondo. Apro lentamente gli occhi. Non ho bisogno di parole.
Unisciti al mio ritiro di silenzio a Lanzarote 13-16 Giugno: qui trovi tutto.
Concediti questo lusso, te lo meriti!
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