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Ce l’ho piccolo e mi vergogno? Ma va, fratello! Il mondo è tuo!

30 Gennaio 2018
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Se hai origliato la tua fidanzata dire a un’amica “il mio ragazzo ha il pisellino”, se l’hai spiata mentre impestava un forum con domande del tipo “cosa fare se lui ce l’ha piccolo?”, insomma, se tra le gambe hai un cannolo mignon, non abbatterti, fratello. Ce l’ho piccolo e mi vergogno è una frase anacronistica: oggi piccolo è chic!

Probabilmente sono stati i tuoi amici ad averti fatto credere che le dimensioni contino qualcosa, ma lasciali alle loro credenze trogloditiche, ‘sti fetenti!

Ti sei chiesto come mai alle feste con buffet i cabaret trabocchino solitamente di pasticcini mignon e non di bomboloni giganteschi? Piccolo, è chic! Tu e il tuo cannoncino da combattimento siete alla moda, tutto qui!

Certamente, l’oracolo machista vuole inculcarti il falso mito dello stallone, insinuando il fallo prestante in tutte le trame del linguaggio e del pensiero, ma puoi liberartene: è un lungo lungo cammino, ma tu hai l’animo grande e grosso, sei duro a morire! Puoi penetrare l’essenza delle cose, palpare la sostanza, goderti il viaggio sereno e col busto eretto: i dubbi, devi scoparli via!

Piccolo è chic, piccolo è alla moda, piccolo piace! Altroché, ce l’ho piccolo e mi vergogno.

Il Doriforo di Policleto non è forse il simbolo della bellezza intesa come proporzione? Il cruccio non sussiste, fidati!

Ho posto il problema ad una serie infinita di fanciulle, sbronze e sobrie, è sai qual è stata l’opinione unanime? Che non è un problema! Le più dubbiose proponevano, tutt’al più, quesiti del tipo: “Ce l’ha piccolo ma godo. Com’è possibile?” E’ possibile perché Dio è buono.

“Semmai, è un problema nella testa di voi maschi, sempre lì a confrontarvi, ih ih ih!” ha detto quella che poi ho limonato.

Ammetto che, nel sentir proferire “piccolo”, una delle intervistate ha fatto una smorfia, sostenendo di preferire il cannolo maxi, ma più per una ragione psicologica, o estetica – non lo sapeva nemmeno lei: era al quinto gin tonic – e comunque concordava sul fatto che in un modo o nell’altro la via dell’orgasmo non è preclusa. Nemmeno lei non voleva sentire sciocchezze come “ce l’ho piccolo e mi vergogno”. A conti fatti, almeno da un punto di vista sessuale, è già un risultato importante, no?

Le zone più sensibili sono vicine, non sono a trenta centimetri di profondità. Gli uteri sono fatti per custodire dei piccoli cuori pulsanti, non dei carnosi missili terra-aria.

Il piacere non è precluso, mai!, e non dimenticare che puoi attrezzarti di tutto te stesso, della fantasia, dei giochetti, delle mani, dei piedi, di frutta, ortaggi, di tutto quello che può venirti in mente. È la testa, che rende il gioco stuzzicante. È la relazione che instauri, a dar significato, a dare eccitazione. E poi c’è dell’altro. E poi c’è tutto il resto, e già lo sai.

“Il sesso”, dice un mio saggio amico che prende costantemente e inesorabilmente dei duedipicche da qualsiasi creatura su questa terra e oltre, “è sopravvalutato”. Ecco, non so. È sopravvalutato, oppure no?

Lacerato dal dilemma morale, ho preso in mano la sapienza cinese, l’ I CHING (il Libro dei Mutamenti), e nell’esagramma venuto fuori per caso o, si direbbe, per sincronicità, ho trovato la risposta: “Un uccello che non si riposa mai, ma incessantemente vola alto verso il sole, brucerà le sue ali”. E questo vale sia per il colibrì, sia per l’aquila reale. Inchino.

 

E ora che hai capito perché non devi dire mai più “ce l’ho piccolo e mi vergogno”, LEGGI ANCHE: Come far avere un orgasmo multiplo a una donna? Google non ha la risposta