Ay, ay, ay, ay
Canta y no llores
Porque cantando se alegran
Cielito lindo, los corazones
Cantando si allegrano i cuori. Parola di mariachi. Per chi (verosimilmente molto pochi, dopo la trilogia di Robert Rodriguez), ancora non sapesse chi sono i mariachi, questa è forse la loro canzone più famosa. Almeno in Italia. Ma la tradizione dei mariachi, cioè dei musicisti tradizionali messicani, ha più di 300 anni di storia e un repertorio sterminato. Ora qualcosa sta cambiando: la professione si sta aprendo anche alle donne.
Donne vestite con abiti messicani tradizionali e grossi sombreri in testa. Se il XXI secolo è delle donne, beh anche i mariachi ne sono una prova. Dopo tre secoli di totale esclusione del genere femminile da questo mestiere oggi è facile trovare donne che cantano in gruppo o anche con altri uomini, soprattutto negli Stati Uniti del sud ovest.
Le donne mariachi sono soprattutto a San Antonio, in Texas, dove il mese scorso si è svolto il Mariachi USA festival. Secondo il proprietario di un negozio di abiti tradizionali le vendite di capi femminili sono in aumento perché aumentano le richieste da parte di giovani ragazze nelle scuole di canto.
Fino agli Novanta non ne esistevano, poi le donne hanno cominciato a fare piccole comparse durante gli spettacoli per un paio di canzoni e ora invece si mettono d’accordo tra di loro, formano dei gruppi e organizzano spettacoli in autonomia.
La mariachi più famosa è Alina Lozano, nata in Messico e trasferitasi negli Stati Uniti a 6 anni dove ha sempre studiato musica, fino ad appassionarsi al genere tanto da voler diventare una professionista. Alina canta nel gruppo Mariachi Azul de San Antonio, anche se è più famosa per aver fatto parte di Mariachi Entertainment System che riproduceva le canzoni dei videogames alla maniera mariachi.
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