Fottutamente ecologico: il report Ipcc sui cambiamenti climatici (parte 1)
Diamo uno sguardo all’ultimo report dell’Ipcc.
Cos’è l’Ipcc? È un gruppo intergovernativo di esperti che pubblica periodicamente rapporti sullo stato dei cambiamenti climatici. L’ultimo report è stato pubblicato il 7 agosto 2021 (qui il pdf)
La prima parte fornisce una spiegazione dello stato corrente del clima e di come questo è cambiato negli ultimi anni sotto l’influenza delle attività antropiche.
«Eh ma il clima è sempre cambiato nel corso della storia»
«Eh ma il clima è sempre cambiato nel corso della storia». Vero, ma un cambiamento tanto veloce e intenso non si è mai verificato sulla faccia della Terra. È inequivocabile che un tale mutamento non può essere avvenuto senza l’effetto dell’impatto umano.
Mai nessuna popolazione animale è riuscita a causare:
I gas serra
- Un tale incremento di concentrazione di gas serra dal 1750. Considerando gli ultimi 2 MILIONI di anni, la concentrazione atmosferica di CO2 non è mai stata così elevata come nel 2019. Analogamente anche le concentrazione di CH4 e N2O sono state massime rispetto agli ultimi 800.000 anni. Elevate percentuali di aumento di questi gas si sono verificate solo in periodi tra ere glaciali e interglaciali. Tutta via questi variazioni naturali sono storicamente avvenute in milioni di anni, noi abbiamo impiegato meno di 3 secoli.
Periodo caldo
- Un aumento della temperatura superficiale terrestre, mai così rapido come dal 1970 a oggi, rispetto agli ultimi 50 anni. Dal 1850, ogni quarantennio è sempre stato più caldo rispetto a quello precedente. Questo surriscaldamento globale è senza dubbio causato dalle emissioni generate da attività umane. Per avere un’idea dell’intensità di questo fenomeno basti pensare che le temperature dell’ultimo decennio (2011-2020) hanno di gran lunga superato quelle del più recente così detto “periodo caldo”, durato più secoli, verificatosi circa 6.500 anni fa.
I ghiacciai
- Il ritiro globale dei ghiacciai, delle distese di ghiaccio della Groenlandia e dell’Artico. Quest’ultimo non è mai stato così ridotto come durante la scorsa estate, prendendo in considerazione gli ultimi 1.000 anni. Negli ultimi 2.000 anni non si è mai verificato un ritiro sincronizzato dei ghiacciai globali come sta succedendo dagli anni ’50 del ’900.
Oceani caldi
- Un aumento della temperatura negli strati oceanici più superficiali dagli anni ’70. Questi si sono riscaldati più velocemente nel XX secolo rispetto all’ultimo periodo di transizione tra la fine dell’era glaciale e inizio di quella interglaciale, avvenuta 11mila anni fa.
Aumento del livello del mare
- Un aumento del livello del mare nel XX secolo a una velocità mai registrata negli altri secoli degli ultimi 3 millenni. Il 22% dell’aumento del livello del mare è dato dallo scioglimento dei ghiacciai e 20% delle calotte polari. Tuttavia il 50% di questo è dato dall’effetto dell’espansione termica, causata dall’aumento di temperatura dell’acqua.
I tristi traguardi di noi sapiens
Per concludere velocemente ecco un elenco degli altri traguardi raggiunti da noi sapiens.
- Aumento dell’acidità degli oceani e conseguente morte delle barriere coralline, perdita della biodiversità e produttività marina.
- Aumento delle precipitazioni sulla superficie terrestre, aumento dei fenomeni di piaggia intensa e alluvioni.
- Spostamento delle zone climatiche verso i poli in entrambi gli emisferi con conseguente distruzione di habitat ed estinzione di specie.
- Aumento di fenomeni climatici estremi come ondate di calore, cicloni tropicali e siccità estreme con conseguente desertificazione.
Sicuramente non un report che ci fa dormire sereni e tranquilli, considerando dove siamo riusciti ad arrivare dopo che delle problematiche del cambiamento climatico se ne parla dagli anni ’60.
Ma non è finita qui: nel report è stilato un elenco dei possibili scenari climatici futuri. Ne parleremo il prossimo lunedì su Fottutamente ecologico!
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