Lasciare tutto per combattere in Ucraina, Giulia Schiff e il suo video diario con Le Iene
Folle. Idealista. Determinata. Coraggiosa. Eroica. Incosciente.
Non è facile trovare un solo termine per descrivere didascalicamente quello che Giulia Schiff sta facendo in Ucraina (raccontato anche da Le Iene in tv). Italiana, classe ’99, finita nelle cronache nazionali dopo la sua ribellione a un atto di nonnismo all’interno delle forze armate (Aeronautica militare), e per questo cacciata via come nella peggiore delle fiabe, Giulia, ora che la guerra è tornata nel Vecchio Continente, non ha perso molto tempo ad arruolarsi come volontaria nella legione straniera che in questi giorni combatte fianco a fianco ai cittadini e all’esercito ucraino. Obiettivo? Resistere all’avanzata dell’esercito russo e delle milizie filo russe, che invadono città e campi con la loro “operazione speciale”.
Alle Iene – grazie al contatto con la giornalista Roberta Rei – la gen Z Schiff racconterà passo passo, per come potrà, quello che vivrà al fronte. Il primo video diario, se così può definire, è andato in onda mercoledì 23 marzo (qui il video di Giulia Schiff a Le Iene). A vedere il suo volto, il suo sorriso, a sentire le sue parole, non si riesce a restare indifferenti. Sembra serena per la sua scelta, anche se è consapevole che fare la guerra non è un gioco e che potrebbe perdere la sua vita da un momento all’altro. E non si tratta solo della sua vita ma anche di quella dei suoi avversari; lei che non ha mai ucciso nessuno e certamente ignora quello che potrà accadere nella sua mente, quando succederà. Se succederà.
Giulia racconta della donna che l’ha accompagnata per una parte del viaggio, con l’affetto di una figlia ‘adottata’. Parla e gesticola mentre mangia qualcosa, si ferma e tentenna prima di dire una parolaccia. Giulia ripensa alla sua infanzia rivedendo i disegni dei bambini trovati a terra dopo un bombardamento. Sorride pensando agli abbracci dispensati agli altri combattenti prima che andassero fuori a sparare e a farsi sparare. Oppure quando ricorda che alcuni di loro hanno ribattezzato i loro fucili col suo nome o col suo secondo nome: Jasmine. Ecco, nel servizio de Le Iene su Giulia traspare tutta la sua gioventù: «Sono anche curiosa di vedere qual è il mio limite. Fino dove si spinge il mio limite», le sue parole.
Siamo tutti uguali. Tutti fratelli e sorelle. Non c’è Ucraina Italia. Ci sono persone. Accogliete queste povere persone che scappano perché fosse successo da noi, noi avremmo voluto così. Un bacio da Kiev.
Giulia Jasmine Schiff.
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