Serie e ospitate in tv, libri e spot pubblicitari.
Francesco Totti è un’icona dello showbitz, l’Adriano Celentano dei giorni nostri. I calciatori, di solito, finiscono la carriera per tornare nel calcio. Dirigenti, allenatori o opinionisti tv, un vero e proprio mix di fantasia al potere. Già perché di certo gli ex calciatori non sembrano goderne di una particolare appesi scarpini o guantoni al chiodo.
I calciatori “pensionati”, l’esempio di Totti
Ci hanno provato in molti a cambiare strada, ma l’unico che sembrava poterci riuscire è evaporato dopo pochi anni di esperienza sul grande schermo. Sto parlando di Eric Cantona, ex stella del Manchester che vista la particolare personalità speravamo tutti gli riuscisse la carriera di attore, ma ad oggi sembra sempre più una “stalla cadente” che un nuovo astro del firmamento cinematografico.
Poi ci sono quelli che tentano coi reality, come Gazza Gascoigne che approda all’Isola dei Famosi per salvarsi da una vita a dir poco strampalata, o gli ex ex campioni italici che come Rivera hanno fatto politica prima di andare a Ballando con le Stelle.
Francesco Totti fa di tutto in tv
Nulla a che vedere con le capacità manageriali e artistiche dell’ottavo Re di Roma: Francesco “Maximum” Totti. Ci ero rimasto male quando appresi della sua intenzione di fare il dirigente di una Roma italo-americana, perché era ovvio che non gli avrebbero dato credito. Uno specchietto per le allodole, per far sentire meno tristi i tifosi e permettere al mito di perpetrarsi nel tempo.
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La letteratura tottiana
Finita la poco lusinghiera esperienza, ci ritroviamo il Pupone Nazionale a fare pubblicità Da Vodafone a 10eLotto, passando per Fiat, Pepsi, Sky, Volkswagen e PartyPoker, tutti molto divertenti. Ultimamente lo abbiamo visto testimonial di Very Mobile, linea telefonica poco nota ai più, ma che grazie al Capitano sta scalando le hit parade di gradimento. Francesco Totti fa una versione tutta sua di Siri, in romanaccio e ignorantesco, classico della letteratura tottiana.
È il nostro Adriano Celentano che faceva il verso ai colti ricordandogli che ‘il saggio è colui che sa di non sapere’ come insegnava a noi appassionati di filosofia il caro Socrate. Non sappiamo nemmeno dove possa arrivare il redivivo Francesco capace di essere presente in ogni forma di opera multimediale.
Chissenefrega di saper fare un mestiere
Assistiamo attoniti alla sua fuga in Celebrity Hunted dove è l’unico degno di nota, proprio perché di quel cortocircuito televisivo su Amazon Prime Video se ne sbatteva di interpretare una parte e faceva solo se stesso. Chissenefrega di saper fare un mestiere, lo insegnava Giorgio Gaber, perché glielo avevano detto gli americani.
«L’America – diceva Gaber – è un arsenale di democrazia. E quello che mi ha sempre colpito degli americani è questo gran desiderio questo gran bisogno di divulgare, di esportare il loro modo di vivere, la loro cultura… no, non la cultura… le innovazioni, i fatti di costume ecco, sono portatori sani di cose nuove gli americani. Sempre nel senso che a loro non fanno male però te le attaccano».
Allora basta essere se stessi e non più polverosi europei attaccati a forma e titoli di varia natura. Perché se ti piace ballare, puoi ballare, se ti piace scrivere, puoi scrivere, poi ci pensa il marketing. Peccato che poi gli americani si siano messi a far pure cose di qualità e le scarpe della Nike non sono solo belle, sono pure comode per correre (provare per credere!).
Le barzellette di Francesco Totti
A noi basta rivederci in qualcosa che possiamo emulare, come le mitiche barzellette di Totti, tanto che lo candidiamo volentieri a prossimo protagonista di Lol2. Poi c’è il film, la serie Tv su Now, peccato che a renderlo credibile ci abbia pensato il rampollo Castellitto che ha studiato (e si vede) per non essere il solito figlio di papà raccomandato.
Eppure, Totti, è un imprenditore serio che spazia dalle holding con le immobiliari ai contratti con i grandi editori per pubblicare qualcosa di inedito sulla sua vita o l’ultima barzelletta da far invidia al Berlusca.
E dio ce ne scampi da non vedere più sua moglie Ilary Blasi in tv. Ha vinto lei, da ex letterina a conduttrice di punta Rai, pur non sapendo l’inglese e chi ha visto la sua conduzione del rinnovato Giochi Senza Frontiere sa di cosa si sta parlando. La coppia Totti-Blasi è quello che meritiamo come popolo. Se non è democrazia meritocratica questa, allora non so davvero cosa lo possa essere.
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