Fottutamente ecologico: il Pianeta odia il Natale
Il pianeta Terra odia il Natale, ma come biasimarlo.
10 consigli per un Natale più sostenibile
La nostra attitudine consumista e materialista raggiunge l’apice nel periodo delle feste natalizie. Con i carrelli pieni, sia reali che virtuali, ci carichiamo di ansia e stress senza badare a spese.
«Ma ce la farò a fare tutto in tempo? E a Rosa cosa regalo? E a suo figlio Nicola? Quanti anni avrà, mi sembra abbia appena iniziato la scuola! Forse un bel astuccio allora! Ma di che colore? E poi probabilmente ce l’ha già. Magari non gli prendo niente. Ma che brutta figura faccio se mi presento senza nulla, alla figlia di Martino ho regalato una bambola, se poi Rosa lo scopre magari si offende. Non so nemmeno cosa regalare a mio padre, figuriamoci se so cosa regalare al figlio di Rosa. Negli ultimi 10 Natali io e i miei fratelli abbiamo esaurito tutte le idee regalo per i nostri genitori. Profumo, saponi, bagnoschiuma, orologio, collane, braccialetti, smartphone, cuffiette, borsa griffata, libri, scarpe all’ultima moda, gadget per la cucina… E quest’anno? Ma che ne so, non ne posso più!».
Il nostro cervello si intasa, come si intasano le vie delle città, i negozi, le ordinazioni online, le imprese dei corrieri. Mai come sotto le feste c’è una richiesta spropositata di oggetti di tutti i tipi. Questo causa un enorme sfruttamento di risorse e materie prime, complesse attività industriali da mettere in atto, trasporti, spesso e volentieri, oltreoceano, e spostamenti di noi consumatori, principalmente in auto, perché se no tutti quei regali dove li metti?
La terra vuole strillare.
In tutta questa magica atmosfera di ritardi e scadenze, riempiamo le case altrui con COSE su COSE che, nove vote su dieci, nessuno aveva richiesto, aveva desiderato, e che non serviranno a nessuno, che verranno fastidiosamente sistemate in qualche mobile o scaffale, dimenticate presto, ma mantenute lì a prendere polvere, perché “i regali non si rifiutano”.
Ma chi l’ha inventata questa tortura? I regali sono belli finché non vengono spacchettati, creano questa suspance piacevole, ma dopo il rituale di apertura spesso rimane nell’aria una certa insoddisfazione, perché nessuno di loro alla fine aveva poi chissà che significato, che valore intimo e personale.
Certo che rompere la tradizione natalizia dello scambio dei regali è cosa assai utopica e non per forza positiva. Premettendo il fatto che, a mio parere, i regali dovrebbero essere fatti quando ci si sente di farli, senza la pretesa di riceverli con la scusa che una celebrazione inizialmente sacra sia stata trasformata in un inno allo shopping, si può portare avanti questa folle tradizione ma farlo SOSTENIBILMENTE.
Le idee per i regali di Natale sostenibili
Ecco come:
- Informatevi se coloro che si aspettano un pensiero da voi necessitano di qualcosa: se glielo comprate voi non lo faranno loro, altrimenti lo dovranno andare ad acquistare e in più riceveranno il vostro regalo che risulterà abbastanza inutile, piacevole per poco, ma sostanzialmente inutile, uno spreco insomma.
- Evitate di comprare nuovo, ma se proprio necessitate di farlo allora scegliete bene dove. Sostenete realtà locali, che utilizzano materie prime riciclate, di scarto, o naturali, che svolgono un processo produttivo a basso impatto ambientale e che valorizzino l’attività dei lavoratori e la qualità del prodotto. Parlo di brand di vestiti e scarpe etici, vegan ok, cosmesi naturale che si oppone ai test sugli animali, oggettistica durevole e virtuosa che va a sostituire il monouso, come la borraccia, il rasoio di sicurezza non usa e getta, la coppetta mestruale (ok avete ragione, forse spacchettare una coppetta mestruale davanti ad amici e parenti non è il massimo, ma alla fine perché no? Da inserire alla lista delle cose da normalizzare).
- Comprate usato. Esistono negozi fisici, esistono applicazioni varie, chat e marketplace che potete spulciare per trovare la qualunque.
- Non regalate COSE, ma ESPERIENZE: una cena, una viaggio, un biglietto per un film al cinema, uno spettacolo teatrale, un concerto, un massaggio, una giornata alle terme, una visita al museo, un corso di ballo, 10 pass per andare a fare arrampicata.Vivere è meglio che avere. Distruggiamo il pianeta depauperandolo dalle sue risorse per ritrovarci in casa stracolme di oggetti inutili, lamentandoci poi di quanto sia difficile tenere in ordine le nostre cose e di come sia possibile che in quella stanza non ci sia più spazio, e arrivare alla conclusione che serve una casa più grande. Sto facendo l’estremista, ma questa è la tendenza.
- Prima di frustrarvi a fare lo slalom tra i marciapiedi e a sudare in maniera spropositata una volta dentro al negozio dove sperate di trovare qualcosa da regalare, chiudetevi in casa. Fate un bel respiro profondo e iniziate ad analizzare tutto quello che possedete. Scoprirete maglie, magliette, maglione, felpe, gonne, calze, scorte di creme, profumi, set di trucchi ancora mai aperti o mai usati.O semplicemente vi renderete conto dell’eccesso esagerato che possedete e farete una selezione delle cose a cui felicemente rinunciate, come capi di vestiario, elettronica, oggettistica varia, soprammobili, candele, porta foto, attrezzi per la cucina, per il giardino, giocattoli. Riconosco che nell’immaginario comune è inconcepibile privarsi di quello che possediamo, e tanto meno regalarlo a qualcun altro, e ancor meno come regalo di Natale. Ma gli oggetti son fatti per essere usati non stoccati in un armadio o in un cassetto, e ciò che è diventato futile per te può diventare di grande valore per me. Da inserire alla lista delle cose da normalizzare.
- Regalate cibo e bevande, locali, di stagione, biologiche e oltre, sfuse, senza imballaggi di plastica, vegane, magari fatte da voi. Si mangiano e non si abbandonano in qualche angolo polveroso, e se imballate con materiali compostabili non produrranno alcun rifiuto.
- Non comprate carta regalo, nastri nastrini fiocchetti di plastica colorati e glitterati. Sono 100% non riciclabili. Optate per carte regalo riciclate da altri pacchetti, carta da pacchi quella marrone (è riciclabile, ma se la dovete comprare consideratela come ultima spiaggia), fogli di giornali, riviste, settimana enigmistica, fogli di brutta, panni, pezzi di tessuto che non vi servono più, borse di carta o di tela che avete già a casa… Siate fantasiosi, innovativi e sostenibili.
- Continuate a usare il più possibile l’albero di Natale che avete da quando siete piccoli. Se è rotto o inutilizzabile siate creativi. Alberi fatti da una piramide di libri, da bastoncini fissati tra di loro, da luci appese al muro che danno la forma dell’abete, fatevi ispirare dal magico mondo dell’internet e stupite amici e parenti.Ricordo che, quando ero bambina, mia madre aveva attaccato al muro una serie di cerchi colorati presi da scarti di cartoncini. Questi tutti insieme davano la forma di un abete di Natale e tutti coloro che passavano a salutare potevano lasciare scritto sulle palline colorate un augurio, un saluto, un pensiero amorevole. La trovo ancora un’idea geniale.
- Ricordatevi “The best present you can give is your presence”. Il migliore regalo che possiate fare è la vostra presenza. Visitate le persone che amate, esprime il vostro affetto, l’importanza che quelle persone hanno nella vostra vita. E se non potete vederle fisicamente, scrivete una lettera, inviate un video, mandate un disegno fatto da voi o programmate una lunga e piacevole chiamata.
- Questo vi salverà dallo stress dell’indecisione e aiuterà a salvare il mondo: Regalate un albero. Per esempio con Treedom.
Mi chiamo Francesca e vi auguro un felice Natale privo di cazzate e pieno d’amore sincero.
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