Sbarchi alieni nel mondo e in Italia, le mappe definitive
Secondo Big Think, che monitora gli sbarchi alieni nel mondo attraverso la loro rappresentazione cinematografica, gli approdi italiani sono tutti da Firenze in giù
Nonostante il fenomeno di avvistamento di alieni in Italia sia in questi giorni particolarmente frequente tra la Valtellina e il bresciano, il cinema mondiale valuta più interessante il centro-sud come porto sicuro per Ufo e navi spaziali.
Il sito mappa bene la faccenda: il primo incontro con un alieno in 100 anni di film a tema extraterrestri è avvenuto in Germania negli anni 20.
Successivamente le tribù dello spazio si sono spostate negli Usa dove evidentemente avevano valutato gli americani come gente più cool del resto dei terrestri. Almeno questa sarebbe la lettura seguendo ET e X-files tra gli 80 e i 90.
Rettiliani in Cina
Ma si vede che anche per gli alieni, come per i delinquenti, vale la regola del follow the money, ovvero segui il flusso dei soldi e scoprirai dove atterrano gli extraterrestri. Trattasi di regola universale… E quindi ora molti film di sbarchi alieni sono ambientati in Cina e in India.
«Finché l’umanità non entrerà in contatto con degli autentici extraterrestri, gli alieni che inventeremo diranno di più su di noi che su di loro» chiosa Big Think e sembra proprio così.
Infatti da Algol, del 1920, parabola faustiano-galattica ambientata a Weimar in Germania, fino ad Annihilation, del 2018 riflessione sulla perdita di fede dell’America nel futuro dell’umanità, non si fa altro che usare gli sbarchi alieni come metafora dell’umanità allo sbando.
Di alieni in Italia abbiamo avuto soprattutto Eugenio Finardi che, nella canzone Extraterrestre, paventava una fuga da un mondo depresso. E per molti è stata metafora di di una generazione che si rifugiava nell’eroina.
I capisaldi geografici
Per quanto ovvio, i capisaldi geopolitici degli alieni sono collocati dalle mappe negòli Stati Uniti: la Bay Area, alcune parti del sud-ovest (Arizona e New Mexico), il Midwest (Chicagoland e Ohio) e il Sud (in particolare Alabama e Florida). Non sorprende che la California sia lo stato più accogliente per migranti del cosmo, con 14 atterraggi, seguita da New York con 7 sbarchi alieni e Illinois con 5.
In certe zone degli Stati Uniti gli alieni non sono mai atterrati, spiegano le mappe di Big Think::i territori del Nord-Ovest pacifico, per esempio. Se non fosse stato per due avvistamenti nel Montana e nel Wyoming, quella zona anti-Ufo si estenderebbe fino al Minnesota. La Nuova Inghilterra, poi, è già di per sé praticamente extraterrestre.
Ecco un po’ di pellicole americane segnate sulle mappe: Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) ET di Spielberg (1982). In tutto, la mappa mostra 19 film a tema contatto alieno in questo decennio. Dopo, un lento declino: 15 sbarchi negli anni 90, 10 negli anni 2000 e 9 nei 10.
Atterraggi alieni nel resto del mondo
Il film più globalista è Arrival (2016), che parla di sbarchi alieni in Russia, Pakistan, Groenlandia, Cina, Sudan e Venezuela. In generale, tuttavia, gli alieni hanno una forte preferenza per Londra e l’Europa occidentale (in questo ordine, ma tenete presente che la mappa è pre-Brexit ).
Grabbers (2012) è l’unico film ambientato in Irlanda e mostra un approccio irlandese agli ufo. Ci sono mostri mangia-umani che si rivelano fortunatamente allergici ai livelli elevati di alcol nel sangue. San Patrizio li protegge: per sopravvivere all’attacco alieno, i cittadini devono ubriacarsi.
Per quanto riguarda il Messico, La Nave de los Monstruos (1960) è affascinante ma anche inquietante se si pensa alle grandi migrazioni di oggi: racconta di una spedizione da Venere per reclutare i maschi atti a ripopolare il pianeta femminile. La nave titolare è piena di mostri maschili da tutti gli angoli della Galassia. Sulla Terra, l’equipaggio venusiano cade per Lauriano, un cowboy messicano cantante.
La fantascienza in epoca sovietica ha indagato gli sbarchi alieni soltanto con First Spaceship on Venus (1960) e This Merry Planet (1973). Qui, una delegazione aliena sbarca nel bel mezzo di una festa in costume di Capodanno in una Casa della Cultura sovietica. Non riescono a convincere nessuno della loro origine extraterrestre.
Tra i film post-sovietici c’è Abdullajón (1991), giudicato da molti il più grande film mai realizzato nell’Uzbekistan post-URSS. Un contadino uzbeko scopre un alieno schiantatosi a terra, mentre cerca una mucca. L’alieno qui ragiona come un algoritmo e, non c’è che dire, sembra la metafora di Internet.
Ma è il contributo della Grecia a essere fondamentale. Lo straordinario Attack of the Giant Moussaka (1999) tocca vette trash irraggiungibili. Come si può non amare un popolo minacciato da una colossale fetta di sformato di patate e carne trita?
Sbarchi alieni in Italia
La mappa segnala soltanto due film che mostrano sbarchi alieni in Italia: uno del 1957, A 30 milioni di km dalla Terra con mostri che si danno da fare a distruggere Roma (pur senza esserne sindaci) e L’arrivo di Wang, firmato dai Manetti Brothers, dove l’alieno si cela dietro le sembianze (ma guarda un po’) di un cinese. Forse in Italia i veri alieni siamo noi, dati che spesso ci chiamano italieni.
Per le mappe ringraziamo Dylan_Mq. Che si descrive come un «appassionato di DataViz, Map and Pop Culture (che crea) mappe e disegni sulle cose che mi piacciono». Trovali su Reddit , Twitter ed Etsy.
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