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Lupin su Netflix spacca, ma non c’entra niente con il politicamente corretto

2 Febbraio 2021
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Una delle serie tv più apprezzate in questo inizio d’anno, da millennial e non soltanto? Senza alcun dubbio “Lupin”, il cui successo ha spinto la settimana scorsa Netflix ad annunciare la seconda parte di questa serie francese, 5 nuovi episodi che saranno disponibili già da questa estate.

La sinossi di “Lupin” è nota, ma giova riassumerla: da adolescente, la vita di Assane Diop è stata sconvolta quando suo padre è morto, dopo essere stato accusato di un crimine che non aveva commesso. 25 anni dopo, Assane userà il libro “Arsène Lupin, ladro gentiluomo” come ispirazione per vendicare suo padre.

Chi è Omar Sy, Assane Diop, l’attore di Lupin?

Assane Diop è interpretato dall’attore Omar Sy, che in molti ricorderanno nel film “Quasi Amici”, la cui locandina è tornata di stretta attualità la settimana scorsa, utilizzatissima come meme per mettere insieme i calciatori Ibrahimovic e Lukaku subito dopo il reciproco scambio di complimenti durante il derby Inter-Milan di Coppa Italia.

Classe 1991, origini africane, Omar Sy è un attore comico da anni apprezzatissimo sia in Francia che all’estero, divenuto con “Lupin” un’icona di stile per il suo look a strati e anche per l’ennesimo pretesto per abusare del politicamente corretto.

Senza che né la serie né Sy ne abbiano responsabilità alcuna o tantomeno abbiano pensato ad un Arsenio Lupin di colore per cavalcare un trend sempre più pernicioso. Come dimostra la scellerata decisione di Disney+ di vietare i grandi classici Aristogatti, Peter Pan e Dumbo ai minori di sette anni perché razzisti, pardòn non abbastanza inclusivi.

Il collegamento tra Assane Diop e Lupin III?

Nel caso di Lupin, l’equivoco nel quale sono caduti in troppi è frutto di un mix tragicomico di superficialità e malafede: Assane Diop non è parente o discendente del ladro gentiluomo ideato dalla penna di Maurice Le Blanc, nessun link genealogico più o meno artificioso come nel caso della celeberrima serie manga Lupin III.

Come già scritto, il nesso tra Diop e Lupin è esclusivamente l’opera letteraria che lo ispira per vendicare il padre. Non si è ricorsi ad un afro-americano per essere inclusivi e politicamente corretti: si è scelto Sy perché è bravo e la serie sta battendo ogni record perché è ben fatta, anche e soprattutto perché serve a distrarsi per qualche ora, attività che potremmo ricondurre all’otium latino e che mai come in questo periodo è indispensabile.

Non si deve a tutti i costi cercare un retrogusto sociale dove non esiste, e proprio perché non esiste contiene un messaggio più dirompente: si lavora e si ha successo perché si è bravi, non perché si è funzionali in una sorta di un presepe dove devono esserci componenti di ogni etnia scelti con il bilancino del farmacista.

In ogni caso questa vicenda servirà a prepararci se e quando sarà annunciato il prossimo 007 , che i bookmakers inglesi – categoria che sa soppesare i pronostici con rigore scientifico come pochissime altre – identificano da tempo in Idris Elba e ultimamente in Lashana Lynch. Quando si dice la parità di genere.

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