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Che senso ha la “Giornata mondiale senza tabacco” se si continua a fumare?

31 Maggio 2021
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Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco.

Fumare: solo in Italia, muoiono 90mila persone ogni anno a causa del fumo, e di questi 1 su 4 ha meno di 65 anni a causa delle patologie collegate al tabacco (a partire dai tumori, malattie respiratorie e cardiovascolari). E i millennial non sono certo esenti dal problema e dalle sue conseguenze più nefaste.

In prima linea, nell’intento di sensibilizzare la popolazione sugli effetti dannosi del fumo, l’Associazione Respiriamo Insieme-APS rinnova l’impegno promuovendo nel corso della Giornata Mondiale senza tabacco (31 maggio, ore 18:00 sui canali Youtube e Facebook di RespiriamoInsieme), un incontro live streaming con esperti medico-scientifico e rappresentanti delle istituzioni.

Aumentare il prezzo delle sigarette e del tabacco

«Anche la nostra associazione si sta battendo per ottenere l’aumento del costo delle sigarette (normali ed elettroniche), del tabacco riscaldato e di altri prodotti considerati “light”. Si tratta di una misura che riteniamo necessaria e urgente – precisa Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS – per mitigare l’impatto delle malattie fumo-correlate».

«Continua la nostra azione per mobilizzare le risorse utili a promuovere campagne nazionali di sensibilizzazione e per rispondere alle esigenze dei fumatori nella lotta alla dipendenza oltre a potenziare, con il personale sanitario e socio-sanitario, i servizi offerti dai centri pneumologici a favore dei malati con patologia respiratoria cronica aggravata dal fumo. Un’attenzione speciale quest’anno – dice Barbaglia – l’abbiamo riservata ai più giovani, dedicando un nuovo contest per sensibilizzare ad “un mondo o un giorno senza tabacco” tema della giornata».

Quante persone fumano in Italia?

Sono oltre 10 milioni (11,6) le persone che in Italia fumano, divisi tra 7,1 milioni di uomini e 4,5 di donne, con una media di 10-19 sigarette al giorno per il 42,8%. Ad aver smesso sono 6,3 milioni, mentre chi comincia a fumare ha un’età compresa tra i 15 e 17 anni.

«È in questa fascia di età che il nostro apparato respiratorio è ancora in formazione e l’albero bronchiale in particolare non è ancora completamente sviluppato, essendo le ramificazione bronchiali ancora in numero ridotto rispetto a quello della maturità dell’apparato respiratorio che si raggiunge in entrambi i sessi dopo i 20 anni», spiega Gianna Camiciottoli, coordinatore del comitato scientifico dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS, professore associato Università di Firenze, responsabile Unit Asma Grave ospedale Universitario Careggi di Firenze.

Fumare da giovani, conseguenze

«Il fumo quindi – prosegue Camiciottoli – è un’importante causa di ridotta funzione polmonare permanente proprio per questo effetto di riduzione e/o arresto dello sviluppo completo dell’albero bronchiale. Il fumo agisce anche sulle pareti bronchiali creando un’infiammazione con caratteristiche tipiche, che comporta ispessimento delle pareti del bronco e aumento del numero e della funzione delle cellule mucipare. Inoltre il fumo riduce o azzera le capacità difensive dei bronchi e favorisce quindi il ristagno di secrezioni bronchiali, agendo inoltre sul parenchima polmonare con effetti di tipo destruente soprattutto sulle fibre elastiche causando vere e proprie perdite di tessuto a configurare il quadro noto come enfisema polmonare».

Perché è così difficile smettere di fumare?

Smettere di fumare risulta difficile. Si stima infatti che almeno il 35% degli italiani ha provato a smettere di fumare almeno una volta, ma di questi solo una bassa quota, meno del 10%, raggiunge l’obiettivo e riferisce di avere smesso di fumare da più di 6 mesi.

«Fumare determina tre tipi di dipendenze che devono essere affrontate in modo diverso. La prima è quella fisica causata dalla nicotina. La seconda è quella comportamentale legata alle abitudini, ai gesti e ai rituali associati alla sigaretta. Infine quella psicologica dovuta al fatto che fumare aiuta a regolare ansia e a creare piacere, fornendo una sensazione di controllo sugli eventi esterni e su sé stessi, rendendo più agevole il contatto sociale»,  spiega  Ilaria Baiardini, psicologa e psicoterapeuta.

«In chi soffre di una patologia respiratoria cronica – dice Baiardini – la sigaretta può diventare una strategia disfunzionale per gestire le difficoltà e le emozioni connesse alla malattia. Fumare, in questi pazienti, assume quindi un’ulteriore valenza negativa, in quanto non solo danneggia la salute, ma ostacola il processo di adattamento alla malattia».

Il fumo e le sue conseguenze soprattutto per i giovani

Il fumo di sigaretta è la causa principale dell’insorgenza della BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), una condizione patologica dell’apparato respiratorio caratterizzata dalla comparsa di tosse, espettorazione e fatica respiratoria. Sebbene tutti i fumatori, con il tempo, avranno modo di assistere all’insorgenza di sintomi come tosse ed espettorazione, si stima che il 15-50% dei fumatori sviluppi questa patologia nel corso della vita. Il rischio di sviluppare la BPCO è, inoltre, maggiore in coloro che iniziano a fumare da giovani poiché, in questo caso, viene compromesso lo sviluppo polmonare.

«Il fumo peggiora il controllo dell’asma bronchiale. Basti pensare che il cardine della terapia dell’asma bronchiale, in tutti i suoi possibili step di gravità, è l’antiinfiammatorio assunto per via inalatoria e che la maggior parte dei composti aspirati con il fumo di sigaretta – conclude Camiciottoli – ha un elevato potere infiammatorio. Inoltre alcuni di questi composti si legano sulla superficie bronchiale agli stessi recettori dove si legano i farmaci antiasmatici contrastandone cosi pesantemente l’efficacia».

I fumatori non spariranno me nemmeno la speranza

Continuano le proposte dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS rivolte a sensibilizzare le problematiche fumo-correlate in presenza di una patologia respiratoria.
Di nuovo al centro i giovani under 25 che potranno partecipare al contest dal nome evocativo AsmART Attack, in cui viene richiesto uno sforzo creativo di rappresentazione di un giorno o una vita senza tabacco.

Basterà inviare un’opera e votare le opere preferite (qui i link con i dettagli del contest). I vincitori verranno premiati il 31 maggio 2021, nel corso di una diretta streaming organizzata da Respiriamo insieme in contemporanea sui canali Facebook e Youtube dell’Associazione.

Foto in copertina: Young Pope di Paolo Sorrentino

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