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Così millennial e gen Z salveranno il mondo post covid con la gentilezza

18 Febbraio 2021
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Che la pandemia da coronavirus abbia lasciato segni indelebili nelle vite delle persone di ogni età e a ogni latitudine è cosa risaputa.

Lo stress a cui l’improvviso e imposto cambio di vita ci ha sottoposto lascerà segni indelebili, a cui si deve aggiungere la presa di coscienza che nulla tornerà come prima. 

Dai più giovani, privati della scuola in presenza, ai più anziani, spesso privati dell’affetto dato dalla presenza fisica dei loro cari, ciascuno di noi farà i conti per molto tempo con gli effetti collaterali da covid-19. Per non parlare dei danni economici che la pandemia ha e sta causato. 

Millennial e gen z guideranno il futuro post covid

Dovendo necessariamente costruire una nuova normalità, la generazioni più giovani si pensa siano quelle che giocheranno un ruolo fondamentale. Secondo una ricerca di Deloitte, i millennial e la generazione Z hanno una forte determinazione e una visione per costruire un futuro migliore, e probabilmente saranno loro a guidare la ricostruzione. Entreranno nella storia, e gli storici li ricorderanno come la generazione che, seppur indurita dalle sfide che ha dovuto affrontare, ha saputo creare un mondo migliore.

E la gentilezza sarà alla base di questa ricostruzione. Sì, perché le buone maniere e soprattutto un animo pulito, sincero, genuino, saranno l’arma per riconquistare la fiducia nell’altro. Elemento imprescindibile per tornare a far girare anche l’economia. Di qui si stima che a partire da quest’anno i consumatori premieranno i piccoli esercenti, in particolar modo quelli che nel loro lavoro sono animati da valori positivi.

Dopo il covid, i brand dovranno amare i consumatori: il futuro

Questo necessita di uno sforzo maggiore da parte di chi vuole vendere qualcosa. E anche i grandi brand nelle loro strategia di marketing dovranno tenere conto di questo nuovo cambio di passo per stare sul mercato con profitti soddisfacenti. Dovranno conquistarsi la fiducia del consumatore, senza ingannarlo o illuderlo. Ma puntando su valori etici di sostenibilità e inclusione. 

Al bando, quindi, la superficialità. Ma soprattutto i consumatori dovranno sentirsi amati, forse per compensare il grande senso di solitudine che hanno provato in questo momento storico così difficile. Solo se un’azienda amerà davvero i propri clienti, dimostrando di aver sposato un nuovo modello di consumo rispetto a quelli visti finora, verrà premiata. Perché per guardare al futuro, bisogna investire in fiducia. 

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