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Piovono fake news: il fenomeno colpisce anche il compositore Giovanni Allevi

14 Luglio 2023
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Questa volta è toccato a Giovanni Allevi, vittima nelle ultime ore di una fake news piuttosto pesante. Secondo la notizia, infatti, il compositore e pianista sarebbe morto, ma è tutto falso. Non è la prima volta che succede e il fenomeno delle fake news pare essere sempre più presente, ma sta diventando anche abbastanza ridicolo. Fosse Lercio capiremmo, e invece…

«Sono sicuramente vivo», sono queste le parole che Giovanni Allevi pubblica su Instagram dopo la divulgazione della fake news sulla sua dipartita. Il compositore ci ride sopra (e menomale, ndr), ma non è la prima volta che sul web circolano notizie sulla sua scomparsa. Come ben sappiamo, infatti, Giovanni Allevi è affetto da un mieloma, che lo ha obbligato ad allontanarsi dal palco e dalla vita pubblica, lottando notte e giorno per la vita che tanto ama.

Allevi ha preso l’ennesima fake news sulla sua morte nel modo migliore del mondo: facendosi una risata. Considerata anche la situazione delicata in cui il musicista si trova, non era ovviamente scontato reagisse così, ma forse in questi casi la potenza per la vita vale molto di più della potenza di internet? Probabilmente sì. Certo è che alzarsi al mattino, accendere lo smartphone (maledetto smartphone, ndr) e ritrovarsi con articoli di giornale, messaggi e allarmismi vari ed eventuali che ti dichiarano morto non deve essere proprio una ventata di aria fresca, ma l’arma migliore davanti a casi di ignoranza e titoli clickbait è sempre e solo una: prenderla con filosofia, sempre e comunque.

Fake news: il fenomeno non si attenua, ma si moltiplica

Giovanni Allevi è solo una delle numerose “vittime” di fake news. Di solito tali bufale tendono a colpire personaggi pubblici particolarmente esposti e/o situazioni generali legate alla politica e così via. Sicuramente il tema della morte è uno dei più ricorrenti: l’idea è sempre quella di creare hype e un conseguente stupore e sbigottimento che portano spontaneamente ad aprire l’articolo. Sembra che la morte sia una delle esche più succose per gli utenti che navigano in internet e il motivo è sempre il medesimo: siamo “animali” curiosi, ci piace osservare (ricordate il voyeurismo macabro per il deepfake?), amiamo entrare in contatto, anche se illusorio, con la storia della persona scomparsa e vogliamo quindi conoscerne tutti i dettagli. L’effetto del: «Oddio, è morto», coinvolge e non possiamo fingere non sia così.

Purtroppo, però, le fake news sono da prendere per quello che sono realmente: notizie false, vere e proprie bufale che contribuiscono all’aumento della disinformazione generale. Un inganno verso il pubblico fruitore di internet, un inganno verso l’intera società: le fake news sono una minaccia bella e buona alla nostra stabilità.

Come sopravvivere alle fake news? Con giudizio e senso critico, due elementi spesso mancanti

Tutti e tutte, almeno una volta nella vita, abbiamo creduto a qualche fake news e quanto ci si può sentire stupidi quando ci si rende conto di avere dato peso a una notizia fittizia? Un po’. Ad ogni modo, per cercare di non cedere agli inganni che quotidianamente internet propone pur di fare qualche visualizzazione in più, è sempre bene usare il giudizio, sempre.

Diffidate dai titoli acchiappa like e soprattutto non concentratevi solo su quelli: un articolo, per capirne il senso, va aperto e va letto tutto, dall’inizio alla fine. Che senso avrebbe aprire un libro e leggere solamente la prima e l’ultima riga? Nessuno, quindi stesso discorso va applicato anche alle notizie online. A essere particolarmente rilevante in un contesto come quello dell’online, perennemente bombardato da notizie su notizie, è il senso critico. Mai dare ragione a priori e mai prendere per “buona” una notizia solo perché l’ha pubblicata l’amico, l’amica, il papà o il fratello. La critica è fondamentale e molto spesso ci salva da eventuali cadute.

Se dovessimo dare ascolto a tutte le fake news lanciate sul web, Giovanni Allevi a quest’ora sarebbe su tutti i giornali per essere scomparso e tornato in vita più volte nel giro di pochi mesi. Invece no, lui è vivo, combatte, sorride e non vede l’ora di tornare a fare parlare di sé per la sua musica, che è vita.

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