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La nuova piaga degli anziani che abboccano alle fake-news. Sette volte più dei millennial

14 Gennaio 2019
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I trappoloni sui social media hanno delle vittime designate: gli over 65 con deficit di lucidità mentale

Anziani e fake-news, un binomio tristemente vincente: lo dice la Princeton University. I cui ricercatori sostengono che presto potrebbe diventare una piaga social e sociale. Una pattuglia smart di over 65 monitorati prima e dopo le ultime Elezioni Presidenziali americane ha mostrato probabilità molto maggiori di condividere notizie false su Facebook.

Vecchietti sotto osservazione

I ricercatori della Princeton University hanno analizzato il comportamento degli utenti su Facebook e hanno scoperto che tra anziani e fake-news c’è stata una vera e propria attrazione fatale: pubblicavano a manetta link a siti che producevano frottole.

Il campione dello studio è composto da 3.500 utenti di Facebook, sui quali la ricerca qualitativa ha rivelato che l’11% degli over 65 ha condiviso link a bufale pazzesche. Un trappolone nel quale è caduto soltanto il 3% degli utenti di età compresa tra 18-29 anni. Ovvero i millennial.

I risultati hanno anche rivelato che i sostenitori di Trump sono rimasti vittime di link farlocchi sei volte più degli utenti democratici.

Nello studio, pubblicato su Science Advances, i ricercatori, guidati da Andrew Guess, hanno scritto: «I conservatori sono stati indotti a condividere articoli da siti di fake-news che dalla “linea editoriale” pro Trump».

Potrebbe effettivamente sembrare un modo per dire, con una certa faziosità, che chi ha votato Trump è una persona mediamente meno sveglia di chi non lo ha votato. Ma trattandosi della Princeton University, confidiamo che sia stato applicata un’analisi equilibrata.

Più che dell’ideologia è colpa della fisiologia

Dice ancora Guess: «Il dato saliente non è ideologico ma fisiologico. Nelle intenzioni di voto c’è anche l’effetto dell’età, che va oltre Trump. La relazione tra anziani e fake-news ci dice che in media, gli utenti over 65 hanno condiviso quasi sette volte più dei millennial gli articoli provenienti da domini fake».

Ovviamente le interpretazioni si sprecano. È certo che le persone anziane possono essere meno alfabetizzate digitalmente. In molti di loro probabilmente è poi iniziato un declino cognitivo correlato all’età. Il che abbassa le difese contro la falsità ben congeniata.

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