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Catalogo dei MILLENNIAL: Achille Lauro. La tua enciclopedia dei millennial

12 Aprile 2019
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Chi è Achille Lauro, l’artista ‘androgino’ e senza etichette

NOME Lauro De Marinis (Achille Lauro)
LUOGO NASCITA Roma
DATA NASCITA 11 luglio 1990
SETTORE Musica
NAZIONALITÀ Italiana
MILLENNIAL FACTOR Creativo, Narcisista, Flessibile

Chi è

Sulla guancia destra ‘Pour l’amour’, e un cuore trafitto da una spada accanto all’occhio, e sullo zigomo sinistro ‘Scusa’. Scritte in corsivo e con l’inchiostro scuro. Guardare in faccia Achille Lauro potrebbe rimandare la mente di chi osserva ai membri di una pandilla di latinos, invasi da tatuaggi: uno per ogni crimine.

Idea, quella del gangster, che uscirebbe rinforzata dopo un ascolto veloce dei suoi primi album tra droga, spaccio e furti, ripetuti come un mantra. Sbagliato. Il romano classe ’90 è molto più pericoloso di un malavitoso: è un artista anarchico pieno di talento e senza paura di inventarsi infinite volte.

Cambiamenti, tra l’altro, evidenti nel progresso di testi e stile di vita. Dopo un’adolescenza complicata – dai 14 anni vive da solo insieme al fratello maggiore, che fa il producer – nella musica Lauro trova la locomotiva perfetta per allontanarsi definitivamente dai guai della periferia romana. Dal mixtape “Barabba”, apprezzatissimo nella scena del rap underground, al nuovo album “1969”, fusione tra rock, punk, hip hop e trap, la strada percorsa è tanta.

Ritmi, parole e vissuto:  sono l’evoluzione – ancora in atto – di un millennial, tutto sommato legato alla famiglia, ai suoi. Dopo la relazione azzerata con il padre, con il passare del tempo Achille ha trovato il giusto equilibrio con la madre, che oggi lavora per la sua No Face Agenzy.

Restano un mistero, invece, i flirt del musicista. Dopo Sanremo 2019 ha dichiarato in tv di essere fidanzato da tempo. Non è nota, però, l’identità della ragazza. Nonostante ami apparire come un artista androgino – usando un abbigliamento eclettico e femminile, incluso il trucco e lo smalto – Achille Lauro ha più volte detto di non essere omosessuale.

Dalla sua voglia di sperimentare è nata la ‘samba trap’, partorita insieme all’inseparabile producer Boss Doms: i due hanno fatto perfino il programma Pechino Express nel 2017. Esperienza che ha contribuito ad allargare la notorietà di Lauro in modo trasversale.

Fama transgenerazionale, finalmente, esplosa sul palco dell’Ariston e con la polemica promossa da Striscia la notizia contro “Rolls Royce”. Valerio Staffelli ha definito il testo un inno all’ecstasy. Uscire dall’underground verso il mainstream non è mai semplice.

Ma per il cantante romano, che ha anche pubblicato “Sono io Amleto” – libro dove racconta il suo passato da ladro, rapinatore e pusher di erba e coca – non deve essere un problema: «Voglio abbracciare tante generazioni così come è riuscito a fare Vasco». E all’orizzonte sembrano aprirsi nuove possibilità come quella di approdare su Sky, giudice di X Factor. Sarebbe un buon traguardo per uno che finora ha dimostrato di sapere il fatto suo.

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