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Quanti sono gli italiani connessi a Internet?

23 Maggio 2023
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È  proprio dalla possibilità che viene data alle persone comuni di accedere alla Rete che si favorisce non solo la digitalizzazione di un Paese, l’accesso ai servizi pubblici e l’economia in generale. I numeri e le statistiche sono molto importanti per studiare il fenomeno della connessione a Internet: Truenumbers.it ha alcuni dati per noi.

La situazione in Italia: stiamo meglio della Francia, ma molto peggio della Germania

Da questo punto di vista la maggiore percentuale di cittadini “coperti” da reti Internet veloci sono i maltesi: secondo Eurostat il 100% degli abitanti dell’isola possono collegarsi a Internet a 100 Megabit al secondo. Seguono i lussemburghesi con il 99,4% e poi gli svizzeri con il 98,6%. Ovviamente i nomi degli Stati sul podio non sono molto significativi: sono tutti stati piccoli, ovviamente, Lussemburgo è poco più di una città di medie dimensioni quindi il paragone non dovrebbe essere fatto con loro quanto, piuttosto, con Paesi più grandi. Prendiamo, appunto, l’Italia. Da noi la percentuale di cittadini che si possono collegare a retiInternet a 100 megabit sono il 77,6%. A proposito: i dati sono del 2021. Siamo più avanti o più indietro rispetto a Stati a noi simili?

Non siamo poi messi così male. La Germania è all’89,6% dei cittadini coperti da Internet veloce. La Spagna è addirittura al 93,8%, posizionandosi tra le prime nella classifica continentale. Ma la Francia è molto più indietro di noi, al 65,3%. Davvero sorprendente. E ancora più sorprendente è il dato della Gran Bretagna dove appena il 63,2% dei cittadini si collega a Internet a quella velocità. La media europea è dell’82,1% e l’Italia, con il suo 77,6%, è oggettivamente indietro, anche se non di così tanto. Peggio di noi fanno molti Paesi. Per esempio la Slovacchia, la Polonia, le già citate Francia e Gran Bretagna, la Croazia e la Grecia che, con il suo 54,6%, è il fanalino di coda.

Cosa sono le Internet a 100 megabit al secondo

Perché Eurostat nelle sue rilevazioni, prende come punto di riferimento Internet a 100 megabit al secondo quando sul mercato ci sono offerte commerciali che consentono di viaggiare anche a 1 giga al secondo? La risposta è semplice: perché Internet a 100 megabit al secondo è la velocità più comune in tutti i Paesi europei e la disponibilità di opzioni che permettono di viaggiare ad una velocità maggiore può variare significativamente a seconda della posizione geografica e delle infrastrutture di rete locali. In generale, le aree urbane tendono ad avere maggiori opzioni di connessione ad alta velocità rispetto alle zone rurali. Ed è per questi motivi che il punto di riferimento internazionalmente riconosciuto per stabilire il grado di digitalizzazione di un Paese è proprio la disponibilità di una connessione Internet a 100 megabit al secondo.

Una connessione Internet a 100 megabit al secondo (Mbps) consente di scaricare di scaricare un file di 1 Giga in circa 1 minuto e 20 secondi; guardare video in alta definizione in streaming senza interruzioni; giocare online senza problemi di lag o ritardi; effettuare videochiamate di alta qualità senza interruzioni o ritardi e navigare in Internet in modo più fluido, con una maggiore velocità di caricamento delle pagine web.

Quali reti abbiamo in Italia?

Le reti Internet che consentono di “viaggiare” ad una velocità superiore o uguale ai 100 megabit al secondo non sono poi così tante. La prima è la fibra ottica, che permette di arrivare ad una velocità di 1 Giga al secondo, cioè 1000 megabit al secondo. Attualmente, molte zone in Italia sono coperte dalla fibra ottica FTTH (Fiber To The Home), ma ci sono anche altri tipi di connessioni in fibra come FTTC (Fiber To The Cabinet) e FTTS (Fiber To The Street).

Poi c’è la Dsl, una tecnologia piuttosto datata ma l’unica disponibile nella maggior parte del Paese. Utilizza le linee telefoniche per trasmettere i dati ma a volte non consente di arrivare ad una velocità di 100 megabit al secondo. Poi c’è la tecnologia wireless, offerta da alcune compagnie telefoniche che utilizzano le onde radio per trasmettere i dati. Infine c’è il satellite che può essere utilizzato in aree remote dove non ci sono altre opzioni disponibili. In questo caso la velocità è molto bassa: spesso non supera i 25 megabit al secondo.

I dati si riferiscono al: 2021 – Fonte: Eurostat

Articolo da: https://www.truenumbers.it/reti-internet/

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