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Se sognate questo animale, qualcuno muore. Ecco Quel che si vede da qui

1 Ottobre 2019
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Luise, la protagonista di Quel che si vede da qui di Mariana Leky, vive in una cittadina tedesca.  Come sua nonna Selma, che ha un dono, funesto ma pur sempre un dono. Quando sogna un okapi vuol dire che morirà qualcuno del posto nell’arco di ventiquattro ore.

Ma sapete cos’è un okapi? È un animale al limite del fantastico, appartiene alla famiglia delle giraffe ma ha le righe come le zebre e assomiglia anche a un cervo.

Il povero okapi ignaro appare in sogno a Selma dalla morte del marito e scatena ogni volta una frenesia apparentemente in contrasto con la morte. Perché ciascun abitante, in vista della possibilità della propria dipartita, cerca di sistemare le questioni rimaste in sospeso. Amori non dichiarati, segreti occultati e azioni mai realizzate che cercano compimento.

 

La prima morte di questo romanzo è straziante e lascia un vuoto profondo nella protagonista ancora bambina e nella famiglia, costituita da due genitori che non sanno bene perché stanno insieme, un amico della nonna che da anni cerca di dichiararle il suo amore, zie esoteriche e un fidanzato lontano il cui ritorno non è messo in conto.

Tuttavia Quel che si vede da qui non soccombe alla tristezza ma la trasforma in una ricerca della felicità nelle piccole cose e soprattutto nei rapporti umani. La scomparsa di qualcuno di caro rivela la vera natura delle relazioni, anche quelle che rimangono sotto silenzio, attraverso i gesti quotidiani, straordinari o comuni che siano.

C’è un profumo di bosco, un insieme di colori e sensazioni che cullano il lettore e gli fanno desiderare di entrare nello strambo universo di Luise e della sua famiglia allargata.

Quel che si vede da qui è consigliato agli amanti del realismo magico che sono stufi della letteratura sudamericana.

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