Molti pensano che Temptation Island 2018 sia diseducativo e che la televisione italiana abbia superato i limiti delle decenza. Quei molti si sbagliano di grosso. In questo articolo vi spiegheremo le quattro verità assolute che si possono imparare solo guardando questo programma catartico.
Da qualche settimana va in onda su canale 5 il programma ideato dalla mente crudele -ma sempre santa- di Maria De Filippi: Temptation Island.
Le puntate, con le loro luci pirotecniche e i montaggi a caso, in effetti fanno un po’ schifo e per tutta la durata – due ore e mezza – della messa in onda non si può fare a meno di sentire una strana sensazione di imbarazzo: sia per la miseria di ciò che stai vedendo, sia per te stesso che, nonostante lo schifo, non hai assolutamente intenzione di cambiare canale.
Spiego brevemente in cosa consiste il format, nel caso questo articolo lo stessero leggendo Piero o Alberto Angela: 6 coppie di fidanzati comuni vengono portate in Sardegna e successivamente separate per tre settimane in due villaggi diversi. Ad attenderli, nei corrispettivi villaggi, 13 single – non necessariamente dotati di entrambi i lobi frontali ma comunque attraenti in costume da bagno – con l’obiettivo di minare le loro relazioni.
Riassumendo le scene dominanti della puntata possiamo notare le fidanzate struccate, perennemente in ciabatte, che spargono fiumi di lacrime e i fidanzati tranquilli, circondati da modelle nella jacuzzi o in palestra.
Ma, a parte questo, il programma può essere interpretato come un documentario scientifico sulle relazioni sentimentali tra noi Millennial. Quindi ecco di seguito quattro postulati, anche detti leggi di “Samantha Galilei”, che possiamo imparare guardando Temptation Island.
1 postulato: l’anzianità di una relazione è inversamente proporzionale all’attrazione fisica ma direttamente proporzionale al meccanismo di co-dipendenza.
Sembra uno scioglilingua ma possiamo facilmente tradurlo in termini matematici: T sta al tempo della relazione, A all’attrazione e D alla dipendenza.
Attraverso un semplice calcolo avremo: [ T10 – (-300A) ] x 200.000D = i due fidanzati si insulteranno per tutta la durata della trasmissione, lei si sfogherà con le sue amiche, lui guarderà il lato b di tutte le single in costume, proverà a baciarle.
Lei si consolerà sulle spalle dei single che la convinceranno a fargliela pagare, a quello stronzo, che non l’ha mai meritata. Lui, scoprendo che la sua ragazza può piacere anche ad altri uomini, romperà sedie, ombrelloni, maroni, e non si farà problemi a lanciare l’acqua addosso al povero cameraman impiegato di Maria De Filippi. Alla fine i fidanzati torneranno assieme come se nulla fosse successo perché: “Senza ‘e te nun sono niente, tu si ‘o primmo ammore mii” o qualcosa del genere.
2 postulato: i litri di lacrime versati dalle fidanzate non sono MAI direttamente proporzionali alle cazzate fatte dai fidanzati.
Temptation Island 2018 mi fa pensare alla mia passata relazione e al modo incontrollabile in cui piangevo per ogni cosa: se tornavo a casa e il mio fidanzato aveva cucinato la pasta alla carbonara ma io avevo voglia di risotto, piangevo. Se mi diceva che sarebbe venuto da me alle 21, ma arrivava alle 22, piangevo. Se guardando un film mangiava i popcorn da sdraiato e non seduto in maniera civile io piangevo e dentro di me lo detestavo, perché, diavolo, lo sai che mi danno alla testa le briciole sul divano. Lui, nel frattempo, cercava ogni pretesto possibile per scappare a divertirsi coi sui amici.
Le fidanzate di Temptation Island sono esattamente come me al culmine della mia disperazione. Volevo dire relazione. E io mi chiedo, per quale motivo, a un certo punto, ci tramutiamo inspiegabilmente in delle psicopatiche fuori controllo?
“Prima di entrare gli ho detto che non doveva ballare. E lui cosa fa? Balla” grida Lara, coi capelli sfatti e le ciabatte.
L’unica cosa che resta da fare ai poveri fidanzati è cercare di calmarle dissimulando la rottura di coglioni, nell’attesa di buttarsi nella jacuzzi con una delle 13 single.
3 postulato: tanto più il maschio ama la femmina, tanto più questa si allontanerà da lui.
Riprendendo la calcolatrice in mano, possiamo quindi considerare: M = amore del maschio per la femmina F= amore della femmina per il maschio. Quindi calcoliamo:
(M) x 2a / b = -Fb / (x-2a)
dove A e B rappresentano due costanti positive che stanno rispettivamente per la velocità di avvicinamento e allontanamento dal partner.
E’ molto semplice capire che per conquistare una donna l’uomo non deve essere troppo innamorato e appiccicoso, ma nemmeno uno stronzo letale, insomma vogliamo una giusta via di mezzo, facilmente ricavabile tenendo a bada le costanti A e B analizzate nel precedente calcolo. Questo spiega perché in Temptation Island i 13 single, romantici e a modo, non vengono calcolati di striscio dalle ragazze ma utilizzati solamente come cassa di risonanza per le problematiche della coppia. I fidanzati, d’altra parte, hanno ben capito come tenere accesa la libido delle loro donne e sfogano la loro repressione sessuale spalmando ossessivamente la crema solare sui corpi nudi e tonici delle single, pure quando non è il caso perché è notte fonda: gesto considerato fastidioso per le fidanzate ma non totalmente deprecabile, anche se le canzoni drammatiche di sottofondo tentano di esasperarlo (si vocifera che Maria, in un impeto di entusiasmo, abbia tentato, invano, di far inserire il Requiem di Mozart) .
4 postulato: secondo il calcolo scientifico delle probabilità tre maschi italiani su cinque soffrono della “malattia delle donne”.
Quante volte nella mia giovane vita ho sentito questa frase: “E’ vero, ti ho tradito, ma è successo per sbaglio, non aveva alcun significato per me. Il tradimento non c’entra con l’amore, io amo te, il resto è solo uno sfogo, un passatempo, ho pensato a te per tutto il tempo, ecc ecc.”
E io giù con gli isterismi, i piatti rotti, i calci alle portiere della macchina, le lacrime sotto la pioggia… non potevo capire il significato di quelle parole.
Ma ora, grazie a Temptation Island, tutto mi è chiaro: Oronzo, il personaggio più pulp del programma, ha spiegato alla fidanzata Valentina che le sue azioni non sono razionali ma causate da questa malattia delle donne, che colpisce quasi la metà dei maschi italiani portandoli a desiderare costantemente di inseminare corpi estranei.
Purtroppo, al cospetto della malattia l’uomo si riconosce impotente e si affida al volere divino. Di fronte a questa pericolosa patologia, la scienza non è stato ancora in grado di dare risposte esaustive e persino Dio ha detto che parlerà solo in presenza del proprio avvocato. Non ci resta che aspettare con pazienza nuovi risvolti!
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