I Suoni delle Dolomiti, il festival ideale per noi millennial
Il meglio della musica internazionale torna sulle Dolomiti con un mese di grandi appuntamenti.
Dal prossimo 23 agosto, e fino al 24 settembre tornano I Suoni delle Dolomiti. Un festival assai originale ambientato negli scenari più affascinanti del Trentino, nel pieno rispetto dell’ambiente, capace di mescolare arte e contatto con la natura.
Perché pubblico e musicisti raggiungono a piedi i luoghi degli eventi, risalendo i sentieri fino a conche e prati, radure, vette per poi dar vita a uno spettacolo unico. La musica si fonde con il paesaggio che le sta attorno.
Un grande progetto culturale e ambientale
Tutto ciò concorre a rendere la manifestazione un grande progetto culturale e ambientale, che funga da ripartenza per l’intera Europa. L’anteprima del festival si terrà il 15 luglio a Passo Lavrzè: un’ambientazione densa di significato.
In questo magico scorcio della Val di Fiemme nel 2018 si è abbattuta la furia della tempesta Vaia. Tutti ricordiamo le immagini della distruzione. Distese di alberi che rappresentavano con il loro legno prezioso che da secoli forgia gli strumenti dei liutai, vennero sradicati.
Speranza per la rinascita
Passo Lavarzè, però, è anche il simbolo di quell’impegno per la rinascita che unisce uomo e bosco. Non a caso, a esibirsi saranno I Solisti Aquilani & Daniele Orlando, rinati dopo il terremoto che ha quasi distrutto la città de L’Aquila. Oltre alla musica, l’impegno e la testimonianza di un ritorno alla vita unita a una profonda riflessione sul ruolo della natura.
Ad accompagnare le dolci note dei musicisti che rievocheranno le quattro Stagioni di Vivaldi, ci sarà Natalino Balasso, che declamerà quattro sonetti contemporanei che si sostituiscono a quelli che la tradizione vuole associati alle musiche in questione.
Protagonisti e omaggi ai grandi della musica
Il Festival entra poi nel vivo ad agosto, con artisti di fama internazionale come Gidon Kremer con la Kremerata Baltica. E ancora Arne Glorvigen, il Trio Gardel, Danilo Rea, Marcello Sirignano, Pietro Tonolo, Giovanni Tommaso. Omaggi al tango di Astor Piazzolla e al suo cantore Carlos Gardel, ma anche musica classica con violinisti d’eccezione come Antje Weithaas.
E poi il Jaz, con Paolo Fresu e Gaetano Curreri affiancati dal pianista Marcello Cassanelli e dal sassofonista Raffaele Casarano. Insomma, autori e interpreti di grande spessore per un nuovo modo di conoscere ed esplorare, sul finire dell’estate, una montagna poco nota ai più, in grado di regalare colori e panorami come in pochi altri momenti dell’anno e soprattutto colma di silenzi e attese.
L’Alba delle Dolomiti
Accanto al ricco cartellone di eventi ci sono due progetti speciali che si differenziano dagli altri perché offrono la possibilità di un confronto con la natura e il ciclo dei giorni in un modo davvero insolito oppure perché si trasformano in un’avventura di più giorni. Si tratta da un lato de L’Alba delle Dolomiti e dall’altro del Trekking de I Suoni delle Dolomiti.
Protagonisti dei due eventi saranno Ludwig van Beethoven, nel caso dell’Alba, e Gianmaria Testa per quanto riguarda il trekking. Il 6 settembre, alle 6.30 del mattino le note di Beethoven daranno il benvenuto al nuovo giorno dall’ampio balcone roccioso di Col Margherita in Val di Fassa, affacciato su alcuni dei più bei gruppi dolomitici del Trentino orientale.
Il Trekking de I Suoni delle Dolomiti
Ruoterà invece attorno alla figura del grande cantautore piemontese Gianmaria Testa l’evento che culminerà il 20 settembre a Villa Welsperg, l’antica dimora nobiliare immersa in un paesaggio senza tempo nel gruppo delle Pale di San Martino. Si tratta di una tre giorni di viaggio e scoperte.
Un vero e proprio trekking con musicisti – strumenti in spalla – e pubblico lungo i sentieri delle Pale di San Martino, attraverso cime, nevai, rifugi alpini e angoli sconosciuti del grande gruppo dolomitico assieme alle Guide alpine di San Martino di Castrozza.
Per saperne di più: www.isuonidelledolomiti.it
Foto in copertina: Vist Trentino
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