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Come sopravvivere a Quarto Oggiaro con un pellicciotto rosa di H&M

1 Settembre 2017
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Quest’anno il rosa va alla grande, talmente alla grande che pure H&M ha deciso di lanciare un pellicciotto rosa per la stagione Autunno-Inverno 2017.  Nota per gli animalisti: per realizzare il pellicciotto non è stato scuoiato nessun criceto transgender, nessun incrocio tra fenicotteri e martore. Il pellicciotto è sintetico (anche perché per 100 € non puoi di certo permetterti una pelliccia vera, povero!).

Ma uno che vive in qualche quartiere “caldo”, un quartiere non così permeabile agli svolazzi della moda, un quartiere dove gli uomini sono ancora tutti d’un pezzo, se quell’uno volesse comunque indossare il pellicciotto rosa per sentirsi stiloso, da chi dovrebbe prendere spunto per non sembrare un Tenerone del “Drive In” con una speranza di vita considerevolmente ridotta?

La risposta è palese: Cameron Giles, meglio noto come Cam’Ron. Che in effetti è una specie di Tenerone afroamericano con catene d’oro e tre proiettili conficcati nelle braccia.

Cam’Ron, aka Killa Cam, nasce ad Harlem e avrebbe pure avuto talento come giocatore di basket, ma la povertà l’ha portato a vendere droga e così, il suo stile di vita, l’ha trasformato in un rapper appartenente a uno dei gruppi più famosi di sempre, The Diplomats, conosciuti anche come Dipset. Lui indossa il pellicciotto rosa come fosse la cartucciera di un M16.

Se siete fashion victim e allo stesso tempo dotati di spirito di sopravvivenza, non sarà altrettanto facile per voi cavarvela in un ghetto newyorchese, ma nemmeno a Quarto Oggiaro o a Tor Bella Monaca, tutti rosellini e pelosoni. Ecco un piccolo manuale di sopravvivenza per gli stilosi a ogni costo. E che lo spirito di Cam’Ron sia con voi:

1. Le Adidas x Jeremy Scott rosa

Se hai comprato il pellicciotto rosa non puoi di certo farti mancare nel guardaroba un oggetto così Limited Edition per la tua collezione. Magari possono sembrare scomode, ma d’inverno saranno estremamente calde. Per compensare il loro aspetto frou frou con un tocco di virilità, evita pediluvi per qualche settimana. La puzza maschia di gorgonzola che monterà dai tuoi piedi impellicciati ti farà guadagnare perfino il rispetto dei più facinorosi.

2. Elaborare il pellicciotto con una scritta ricamata sulla schiena

Nel corso del video potrete vedere delle pellicce blu con scritte “Dipset” ricamate e a 3 minuti sarà possibile ammirare un tonico Jim Jones con la scritta “VOLARE” ricamata che Rovazzi levate. Se non siete altrettanto tonici, dev’essere la scritta a intimidire i potenziali aguzzini. Vi consigliamo di ispirarvi ai cartelli convenzionali di pericolo, così sintetici, semplici, apodittici. Fate ricamare sul pellicciotto rosa: “Chi tocca i fili muore”.

3. Fuori pappone, dentro romanticone

 

4. Sfida i bruti a 7-11

Sentite la melodia… non vi ricorda “A thousand miles” dell’ormai sparita Vanessa Carlton?! E’ esattamente quella! Perché non va sottovalutata nemmeno la carta romanticona. Umiliante, certo, forse patetica, ma potrebbe risparmiarvi guai più seri. “Io volevo vestirmi da uomo come si deve, con jeans e canottiera” dovete gridare, “ma lei, che amo più della mia vita, fa la commessa alla Rinascente e mi vuole sempre alla moda”. Vi risparmieranno come si risparmia chi ha già avuto la propria condanna.

 

 

Oppure, dopo aver incassato un paio di ghignate di disprezzo per il vostro manto da criceto brasiliano, sfidate i bruti a carte. No, non alla briscolo come con vostro nonno. A 7-11, che fa molto ghetto, yo! Si gioca a soldi e a whiskey (o vodka, o trielina), possibilmente in un vicolo o in un angolo di marciapiede lurido. Versa l’alcool nel bicchiere e lancia i dadi. Se escono il 7, l’11, o due numeri uguali, sceglierai un altro giocatore che dovrà bere tutto alla goccia. Parti dal capo. Distruggi il simbolo, il resto cadrà, diceva un cinese di Paolo Sarpi. Solo quando i tuoi avversari barcolleranno, potrai fare lo smargiasso: “Guarda come ancheggiate! Adesso chi è la femminuccia, eh?”

5. Il diamante all’orecchio

Ultimo, ma non ultimo, il brillocco all’orecchio (se non potete permettervelo rubatelo a vostra zia o appiccicatevi al lobo con lo scotch un fondo di Ceres). Sommo distintivo di potere, disprezzo per le convenzioni sociali e pene superiore ai 23 centimetri. Agli energumeni che vi scrutano con facce interrogative, confuse da segnali così contraddittori – pellicciotto gaio vs brillocco minchiatanta – dite con fare enigmatico e navigato: “Questo all’orecchio è stato il primo di tanti buchi”. Seppur indecisi sul significato della sentenza, annuiranno con rispetto.

 

Qui trovate la risposta a un altro grande, eterno, dilemma del genere umano: chi gira nudo per caso è più intelligente?

 

Un commento

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