Si stima che riprenderemo a viaggiare tra 2 o 4 anni ma intanto il turismo è quasi morto
Un balzo all’indietro di trent’anni, quando ancora molti millennial non erano nati.
Sono numeri allarmanti quelli che ha subito il turismo nel 2020, per via della pandemia da coronavirus e del conseguente stop ai viaggi. Non solo in Italia, ma in tutto il mondo. A fornire i numeri è l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), la quale afferma che nei primi dieci mesi del 2020 gli arrivi internazionali sono diminuiti del 70-75% rispetto all’anno precedente.
Ma andiamo più nel dettaglio. I Paesi europei e le Americhe hanno subito una flessione del 68%, mentre la regione Asia-Pacifico ha riportato una diminuzione dell’82%. Il Medio Oriente ha registrato un -73%, mentre l’Africa ha avuto un calo del 69%.
Turismo e covid, mai una crisi così dura
Mai come nel 2020 il turismo è stato così duramente colpito. Erano, infatti, decenni, che il comparto registrava un segno positivo e dal 1980 il numero di arrivi internazionali è salito alle stelle, con un aumento che è andato dai 277 milioni di persone a quasi 1,5 miliardi nel 2019.
Traducendo in cifre il calo del 2020 è di circa 1 miliardo di arrivi internazionali, pari a una perdita di fatturato di 935 miliardi, oltre di 10 volte quanto è stato perso nel 2009 per l’impatto della crisi economica globale. I dati fanno temere una perdita di 2 trilioni di dollari nel PIL mondiale.
Un’infografica elaborata da Statista mette bene in luce come l’epidemia della sars del 2003 e la crisi del 2009 siano state poca cosa rispetto a quanto il covid-19 ha provocato nel comparto turistico.
La crisi del turismo per il covid prosegue
Ma le notizie cattive non arrivano mai da sole: gli esperti, infatti, non hanno troppe speranze di ripresa per il 2021. Se da un lato il vaccino aumenta la fiducia nei viaggiatori, dall’altro le difficoltà di somministrazione, soprattutto in Italia, e la paura generalizzata sono deterrenti ancora molto forti per una vera ripartenza.
Senza considerare che le restrizioni su viaggi e spostamenti sono ancora una realtà concreta. Ci vorrà ancora del tempo prima che il settore si riprenda. E si stima in un periodo che va dai 2,5 ai 4 anni il tempo necessario per tornare ai livelli dei flussi turistici che hanno preceduto la pandemia.
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