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Andare controcorrente è la chiave per il successo, il metodo Mark Rober

20 Novembre 2022
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Alla fine vincono le persone capaci di andare controcorrente. Ancora di più se ci riescono sfruttando ambienti dove il successo si basa su schemi sempre uguali, su una velocità esasperata che punta soltanto ad avere l’attenzione di un pubblico nel più breve tempo possibile.

Ci sono diverse lezioni che possiamo imparare da uno youtuber californiano sui generis come Mark Rober e dalla sua capacità di divulgare la scienza e la tecnologia creando un’empatia incredibile tra lui e i bambini. Bambini in senso lato, perché lui aggancia e seduce anche il bambino che è dentro a ogni adulto.

Ha 42 anni una laurea in ingegneria e un figlio di 15, ma in realtà, dicono i suoi amici, il vero quindicenne è lui. Nei suoi video, che sono portentose e avvincenti storie ambientate in giardino o in cameretta, riesce a fare miracoli che non hanno nulla da invidiare a Harry Potter, ma che hanno sempre un fondamento scientifico. Al punto che è nella selezione dei Most Creative People in Buisness 2022 di Fast Company.

Se vuoi diventare come i più grandi, fai l’opposto di quello che hanno fatto loro

È questa in sintesi la prima lezione che colpisce di Rober. Sei su Youtube, dove tutti creano contenuti frenetici e veloci? Fa’ il contrario. I video di Mark Rober durano 20 minuti. Un’eternità rispetto allo schema che si autoimpongono tutti i creator. Ma è la cadenza di pubblicazione di un video al mese, non uno di più non uno di meno, che fa più impressione. Quando nel 1908 uscì il Corriere dei piccoli, l’idea di pubblicarlo mensilmente fu subito abbandonata perché l’attesa sarebbe stata troppo lunga. E fu da subito un settimanale. Ma se pensiamo ai ritmi di Twich di oggi, questa attesa diventa addirittura un’era geologica.

Hanno provato a fargli cambiare idea: se qualcosa funziona, bisogna replicarlo, e replicarlo, e replicarlo. Lui no, non cede di un millimetro. E ha 22 milioni di iscritti al canale.

andare contro corrente

Non sottovalutare mai la serietà con la quale i bambini giudicano il tuo lavoro

Dicono che uno dei superpoteri di Mark Rober sia una facilità di accesso senza pari alla mente basica ed esigente dei piccoli. Il gioco per loro è una cosa seria, l’esperienza concreta è ciò che li fa apprendere meglio di anni di libri. Senza contare che sanno attendere anche molto tempo se pensano che un gioco o un contenuto siano davvero preziosi. E sono, in effetti davvero contenuti di grande qualità. Irresistibile la serie Backyard Squirrel Maze 1.0 — Ninja Warrior Course dove Rober sfida tre scoiattoli capaci di rubare i semi da almeno tre distrubutori di cibo per uccelli garantiti da Amazon “a prova di scoiattolo”. Allora Mark studia e realizza un complicato percorso per rendere difficilissimo ai roditori l’accesso al cibo. Ma a dispetto di un progetto ingegneristico pazzesco come un videogioco, non riesce nell’intento, e conclude che «comunque gli scoiattoli ti fottono».

Usa le tue competenze tecnologiche per rendere divertente e mai banale qualsiasi spiegazione scientifica

Ed ecco la terza lezione: un ingegnere deve essere anche un narratore, dice Rober. Nei suoi video ritroviamo la logica dei frustranti tentativi di Willy il Coyote, mischiata con trattati di etologia, psicologia e scienza delle costruzioni. Il tutto reso emozionante dall’uso di tecniche ormai facilissime, come l’hyperlapse e il rallenty.

Bene, vi chiederete, ma il business dov’è? Rober sfrutta ovviamente la sua audience. Ma senza prenderla mai in giro, questa è la chiave. Il che lo rende il miglior testimonial per le aziende che si rivolgono alle giovani generazioni con l’obiettivo di convincerli davvero, rispettando il loro bisogno di autenticità e verità. Il metodo Rober inoltre è già stato sperimentato con successo per parlare in modo non banale di sostenibilità: è stato capace di rendere divertenti e creativi temi noiosi come la raccolta dei rifiuti o la riforestazione. E tutti sappiamo quanto bisogno ci sia da parte delle imprese di essere credibili in questi ambiti della comunicazione.

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