fbpx

Campagna pubblicitaria Prada 2018: il presente è al neon e spaventosissimo.

10 Ottobre 2018
6216 Visualizzazioni

Si chiama “The Neon Dream” ed è il nuovo short film diretto da Willy Vanderperre, creato per presentare la collezione autunno-inverno 2018. Campagna pubblicitaria Prada: il presente è al neon, e spaventosissimo.

 

 

Protagoniste dello spot della campagna pubblicitaria Prada, la musa del brand Amanda Murphy, l’attrice Sarah Paulson e la drag queen Violet Chachki, un trio insolito ma di grande effetto.

Il corto vede come protagonista una modella – Amanda Murphy- che gira solitaria per una Las Vegas stereotipata e riempita di insegne pubblicitarie al neon. Durante lo spot la protagonista si dirige verso un teatro per assistere ad uno spettacolo di Bourlesque, lì incontrerà per la prima volta Sarah Paulson nei panni di una cameriera, che silenziosamente osserva e spia Amanda Murphy. Nel teatro entra anche Violet Chachki con una schiera di Marylin Monroe, pronta ad esibirsi nel suo spettacolo di danza.

Finito lo show la nostra protagonista esce dal teatro e incrocia lo sguardo di Sarah, non più nei panni da cameriera ma vestita da Marylin Monroe. Il suo viaggio finisce in un bar, anch’esso decorato da insegne luminose in cui la barista, che ancora una volta è Sarah Paulson – che trip – le serve un drink indossando dei pattini. La campagna si conclude con un primo piano sullo sguardo della nostra Sarah che fa intendere ammirazione o addirittura devozione nei confronti della modella.

 

 

La campagna pubblicitaria Prada è così surreale e onirica che sembra uscita dalla mente perversa del nostro amato David Lynch. Miuccia Prada, però non si è ispirata ai film del regista, ma all’idea della notte e per questo motivo ha ambientato il video nella città notturna per eccellenza: Las Vegas.

Ma cos’è Las Vegas se non la città della finzione, dei chlichès e delle speranze che all’apparenza si realizzano? Las Vegas è la città dei sogni al Neon.

Perché proprio al neon, vi starete chiedendo…

Beh, l’utilizzo principale della luce al neon è quello di eccitare l’occhio, catturare l’attenzione, per questo motivo viene da sempre usata nelle insegne pubblicitarie, in quanto il pubblico privilegia le fonti di luce brillanti. Inoltre è per eccellenza la luce che domina l’oscurità e che modifica l’aspetto notturno delle città attraverso le insegne di pub, locali notturni, teatri, cinema. Insomma la luce al neon dice: “Ehi sono qui, guardatemi tutti!”.

Nella campagna pubblicitaria Prada non è solo la città ad essere dominata da questa luce, ma anche la protagonista Amanda Murphy, che, con i suoi vestiti, si trasforma in un’ insegna vivente, un simbolo al neon che in realtà ha lo scopo di rispecchiare un tristissimo riflesso della società, basato principalmente sulle apparenze.

La protagonista è completamente asettica, impersonale, persa nel suo mondo ma allo stesso tempo riesce a catturare lo sguardo e l’ammirazione di Sarah Paulson che la segue per tutta la durata dello spot. Si crea così un forte distacco tra due mondi: quello della gente comune e quello delle celebrità che ci appaiono distanti ma allo stesso tempo magnifiche e luminose.

Anche il neon è una luce impersonale, fredda e non è la prima volta che Prada gioca con questo binomio, infatti nella Chiesa Rossa a Milano, opera d’arte di Flavin promossa da Fondazione Prada, le luci al neon sono collocate in una chiesa e modificano lo spazio in cui sono inserite rendendolo anonimo, surreale, poco confortevole, ugualmente fanno con l’ambientazione e la protagonista dello spot.

Il sogno al Neon di Prada racconta di un futuro, che è già presente, basato sull’immagine, sull’auto-promozione di sé, in cui tutti vogliono avere i riflettori puntati addosso e cercano di distinguersi con l’insegna più luminosa e bella che possono creare, quella stravaganza forzata che porta a perdere ciò che si è realmente, a annullarsi in favore di una maschera luccicante.

La campagna pubblicitaria Prada 2018 mi fa pensare ad un film uscito nel 2016: The Neon Demon, che tratta pressoché gli stessi argomenti dello spot, criticandoli. Il neon è un demone e non più un sogno.

“La bellezza non è la cosa più importante: la bellezza è l’unica cosa” viene detto nel film, e cos’è questo spot di Prada se non l’immagine di questo potere tanto caro alla società odierna?

 

 

LEGGI ANCHE:

Campagna Gucci 2018: la celebrazione degli accumulatori millennial?

La campagna di MSGM ha millennializzato l’antico Bar Basso Milano

Ultime tendenze moda 2018: l’inesorabile tramonto delle sfilate