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Calcio e politica: dopo Mussolini alla Lazio e Renzi alla Pistoiese, arriverà il turno di Salvini al Milan?

10 Febbraio 2021
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C’è solo una cosa che unisce la politica, e i politici, in Italia e non è Mario Draghi. È il calcio e sono sempre di più i figli di politici che intraprendono la carriera di calciatore.

È un must, è il futuro dell’attività lavorativa (forse) più meritocratica del mondo. Già perché se sei uno scarpone non c’è papà che tenga e per quanto il figlio di Gheddafi non verrà ricordato nella Hall of Fame dei giocatori più famosi di sempre, rimaneva uno comunque dai piedi educati, ma dalle movenze al rallentatore.

Chi è Romano Fiorani Mussolini

La notizia sta facendo il giro del web, l’ultimo in ordine di tempo ad essere balzato agli onori della cronaca è Romano Fiorani Mussolini che tra gli altri nomi ha pure quello di Benito. Inutile dire chi siano i parenti. Insomma la madre è l’ex europarlamentare Alessandra Mussolini, figlia di Romano e nipote di Benito Mussolini. Insomma, ci siamo capiti.

Il giovane virgulto ha appena compiuto diciotto anni ed è entrato nella rosa della Primavera della Lazio. Fa il terzino, all’occorrenza il centrale, di politica non se ne intende e come tutti i ragazzi della sua età ha altre priorità. In particolar modo il calcio che potrebbe diventare la sua carriera.

È un altro genere di nobiltà, quella in cui i figli dei politici arrivano ad emergere nello sport considerato più democratico al mondo dove la squadra più debole può battere, teoricamente, la più forte. Avviene di rado, ma talvolta accade. Quando una squadra dai minori contenuti tecnici si difende e attacca in contropiede.

Noi italiani ne siamo un esempio. Ai mondiali del 1982 non eravamo i più forti ma lo siamo diventati grazie alle parate di Zoff e alle trattenute per la maglia di Gentile. Noi che abbiamo inventato il catenaccio e dobbiamo andare indietro nel tempo sino a Nereo Rocco, il suo inventore, per ritrovarne traccia.

E poi il calcio è quel regno in cui il povero diventa ricco. Vi dice nulla la favola di Cristiano Ronaldo ultimo di sei figli che la madre non aveva di che sfamare? Ce ne sarebbero altre di storie come questa e tutte con lo stesso lieto fine. Un pallone di stracci, una testa piena di sogni e il talento che solca i mari come il vento che taglia le onde per farle alzare con maggiori forza e vigore.

Chi è Francesco Renzi

Che il pronipote di Benito Mussolini giochi a calcio non c’è però da stupirsi. Oggi di bambini che giocano scalzi per le strade ce ne sono ancora molti, purtroppo, ma un calcio sempre più muscolare lascerà loro spazio? In futuro, esempi di figli di celebrità nella massima serie ce ne potrebbero essere tanti. È di pochi anni fa la notizia di Francesco Renzi, proprio lui, figlio di cotanto Matteo.

Classe 2001, gioca in attacco per la Pistoiese dividendosi tra prima squadra e settore giovanile. Non incontrerà Mussolini in campionato per ora, ma di sicuro troviamo un altro figlio di politico tra i professionisti. Dovesse succedere, le vedute sarebbero opposte a meno che i due rampolli non cullino dottrine diametralmente opposte a quelle dei genitori.

I calciatori in politica

Insomma, il calcio alla fine mette tutti d’accordo, la destra con la sinistra e perché no pure i centri e gli europeisti. In futuro, sarà un po’ come vedere il mondo ribaltato rispetto a quanto siamo abituati oggi.

Per i boomers è normale vedere un ex calciatore diventare politico, per carità, gli esempi si sprecano. Rivera nel Parlamento italiano non è il solo, ci sono Weah presidentissimo della Liberia, Kalahdze nella sua Georgia, ma pure Platini ex presidente della Fifa che possiamo tranquillamente definire carica politica.

D’ora in avanti non ci stupiremmo più di tanto se a scendere in campo non fossero tanto i figli, quanto proprio senatori e deputati: scarpini ai piedi a fine mandato. Viste le rispettive età, non ce lo vedete proprio Salvini scambiarsi la maglia con Ibrahimovic a fine partita? Noi, un po’, lo speriamo.

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